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A Potenza arriva il robot Nao in aiuto ai bimbi affetti da autismo
Sperimentazione di tre mesi a Chiaromonte grazie a un accordo fra la fondazione «Stella Maris Mediterraneo» e Unibas
POTENZA - Il «social robot» chiamato «Nao» entra in attività nel centro Early Start di Chiaromonte (Potenza) «per offrire un supporto ai genitori dei bambini in età prescolare (fino a sei anni) con diagnosi di autismo o di rischio».
Lo ha annunciato la fondazione «Stella Maris Mediterraneo» dopo l'accordo stretto fra la fondazione, che gestisce il centro, e la scuola di ingegneria dell’Università della Basilicata.
È previsto un periodo di sperimentazione che durerà tre mesi, durante i quali, grazie a una borsa di studio, un ricercatore della scuola di ingegneria affiancherà gli operatori del centro.
Il robot riceve le istruzioni da un operatore ed «esegue autonomamente le attività». «Nao» - ha spiegato l’ingegner Francesco Pierri - «è un umanoide che ha 25 gradi di libertà che gli consentono di muoversi in maniera simile ad un umano». La «semplicità» delle sue «espressioni e i movimenti più codificati risultano più rassicuranti e più facili da interpretare per un bambino con autismo in età prescolare».