POTENZA - È il 2014 quando scopre che dal suo conto corrente bancario mancano 55mila euro. Una bella cifra, frutto di anni di risparmi. Pensa ad un errore, al «capriccio» del sistema informatico della banca, ma è tutto vero. Maledettamente vero. Quei soldi sono spariti. E la cosa peggiore è che risulta esserci il suo avallo alla sottrazione del denaro. Da quel momento è cominciato l'incubo di una donna di Potenza, correntista di Veneto Banca, nome che evoca spiriti maligni per i risparmiatori di mezza Italia. L'istituto, travolto dal dissesto, è finito in liquidazione coatta amministrativa nel 2017, con i commissari liquidatori che, attuando le indicazioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze, hanno ceduto attività e passività aziendali a Intesa Sanpaolo, al prezzo simbolico di 50 centesimi di euro.
Lei è un granello di sabbia nel deserto finanziario che ha inghiottito l'istituto trevigiano, ma quei 55mila euro non ci sta a perderli...
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