POTENZA - «La questione del rilancio del Mezzogiorno e degli investimenti sono un punto decisivo per la crescita del nostro paese». Spiega così, il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini la scelta di Potenza per la manifestazione nazionale del Primo Maggio indetta da Cgil, Cisl e Uil.
«Ad oggi ci sono seri problemi - ha aggiunto il leader della Cgil - perché bisogna investire per superare la precarietà, il governo sta facendo provvedimenti che allargano la precarietà. Il nostro paese non può permettersi di perdere gli investimenti messi a disposizione dall’Europa e anche su questo stiamo riscontrando dei gravi ritardi».
«In questo primo maggio - ha concluso Landini- abbiamo messo al centro i 75 anni della Costituzione, perché per noi ripartire dal lavoro, dalla centralità del lavoro è oggi non solo un’applicazione della Costituzione, ma un’indicazione anche politica delle scelte economiche e sociali che si debbono fare». è un evento storico senza precedenti, una grande opportunità per la città, per la Basilicata, ma soprattutto per il Sud».
Per segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, si tratta di un evento storico senza precedenti, una grande opportunità per la città, per la Basilicata, ma soprattutto per il Sud». «In questo momento storico, caratterizzato da disegni normativi che rischiano di aumentare i divari territoriali e a fronte dei revisionismi storici da parte degli stessi rappresentanti del governo - ha detto Esposito - serve l’unità del Paese e serve difendere la nostra Costituzione, al centro di questo Primo Maggio».
«La nostra priorità - ha continuato Esposito - è continuare a lottare contro le disuguaglianze e contro progetti. Senza il rilancio del Mezzogiorno, a partire da una infrastrutturazione sociale e materiale, non c'è sviluppo né per l’Italia né per l'Europa. Il Pnrr rappresenta una grande occasione e per questo bisogna mettere a terra le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per superare i divari tra Sud e Nord. Sarà - ha aggiunto - un Primo Maggio per ridare voce ai tanti precari, per ribadire che serve la buona occupazione, per sostenere i giovani che non hanno un lavoro e ribadire quanto sia necessaria la centralità del nostro sistema produttivo e industriale, a partire da Stellantis e dal suo indotto, fino alle tante vertenze ancora aperte e alla riconversione green dell’industria petrolifera in Val d’Agri nel processo di transizione energetica, che va governato a tutela dell’occupazione».
«Dalla piazza del primo maggio a Potenza - ha proseguito - chiederemo a governo regionale di avviare una programmazione che possa generare investimenti, sviluppare una politica industriale chiara in grado di creare nuove attività produttive e costruire soluzioni per favorire e accompagnare la transizione ecologica e aiutare lavoratori e lavoratrici ad essere ricollocati per avere una reale prospettiva di riqualificazione. Occorre - ha concluso Esposito - continuare a lottare e a mobilitarci per un nuovo modello di sviluppo».