il processo
Il Tribunale del Riesame di Potenza ridimensiona l'inchiesta sulla sanità in Basilicata
Annullata l'ordinanza che aveva posto ai domiciliari l'ex sindaco di Lagonegro, Maria Di Lascio, e il divieto di dimora a Potenza dell'ex assessore regionale Francesco Cupparo
POTENZA - Il tribunale del Riesame di Potenza ridimensiona l'inchiesta sulla sanità in Basilicata. Torna in libertà la sindaca di Lagonegro (Potenza), Maria Di Lascio, che era ai domiciliari dallo scorso 7 ottobre nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano.
Lo stesso collegio ha accolto anche i ricorsi presentati dalle difese di altri due indagati: l’ex assessore regionale all’agricoltura, Francesco Cupparo (Forza Italia) e il direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera. Per Cupparo (che si è dimesso anche da consigliere regionale, ma l'assemblea non ha ancora accettato le sue dimissioni) e per Spera è quindi stato annullato il divieto di dimora a Potenza. Per Spera, inoltre, è stata annullata la sospensione dalla carica di direttore generale.
Non hanno invece presentato ricorso al Riesame l’ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Francesco Piro (anch’egli in attesa che il Consiglio ratifichi le sue dimissioni), ai domiciliari, e il consigliere regionale Rocco Leone (FdI), per il quale è in vigore il divieto di dimora a Potenza.