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Potenza, in pensione ma pagato: la Corte dei conti indaga su Stopazzolo

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

stopazzolo

Aperto un fascicolo per danno erariale in merito alla posizione del direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza

Mercoledì 01 Giugno 2022, 12:11

POTENZA - In pensione ma, nonostante questo, regolarmente pagato dall’Azienda sanitaria di Potenza. Non bastano i sindacati a puntare l’attenzione sul caso di Giampaolo Stopazzolo, il professionista veneto nominato direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza con un regolare contratto in vigore sino al 31 dicembre 2023 (e relativa retribuzione) nonostante sia in pensione dal primo marzo scorso. Ora a puntare l’attenzione sulla vicenda è la Procura regionale della Corte dei Conti della Basilicata. Sul direttore generale assunto a gennaio con una delibera della Giunta regionale ed in quiescenza dal primo marzo, infatti, è stato aperto un fascicolo d’indagine. Un «atto dovuto» dopo che la vicenda era stata portata all’attenzione dagli organi di stampa. Danno erariale l’ipotesi di reato al centro dell’inchiesta che, però, secondo indiscrezioni, non sarebbe limitata alla nomina del direttore generale ma avrebbe anche altri filoni su cui sono in corso gli accertamenti della Guardia di Finanza, a cui sono state delegate le indagini.

Insomma, un primo passo in una vicenda che non ha mancato di sollevare polemiche e proteste considerato che secondo un parere del Consiglio di Stato del 2020 «nell’ipotesi in cui l’incarico venga conferito ad un soggetto ancora in servizio, al fine di evitare elusioni, al momento della quiescenza, lo stesso deve trasformarsi a titolo gratuito». Cosa che, secondo fonti sindacali, nel caso di Stopazzolo non sarebbe avvenuta. Per capire le conclusioni a cui porterà il fascicolo della Corte dei Conti si dovrà attendere. Così come si dovranno attendere le decisioni della Regione sul caso. A cominciare dalla richiesta dei sindacati di un incarico a titolo gratuito e di un nuovo avviso pubblico.

«La soluzione più appropriata per evitare dannosi contenziosi è quella di un incarico a tempo e a titolo gratuito all’attuale direttore generale nelle more della individuazione di un nuovo manager secondo principi di legalità, trasparenza e competenza. La sanità lucana non può essere gestita facendo affidamento sulle circolari, ma con un management che sia pienamente legittimato e operativo» hanno sollecitato più volte gli esponenti di Cgil, Cisl e Uil.

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