POTENZA - «Egregio signor presidente Putin, ascolti la voce di papa Francesco, si fermi, fermi tutti gli uomini che ha mandato a combattere prima che sia troppo tardi. Fermi questo orrore». È l'incipit della lettera che un bambino di Avigliano (Potenza) di undici anni, ha scritto al presidente della Russia, Vladimir Putin.
Il giovane studente che frequenta la quinta B della scuola primaria «Tommaso Morlino», dell’istituto comprensivo «Silvio Spaventa Filippi» di Avigliano, accompagnato dai genitori, ha incontrato questa mattina, a Potenza, il prefetto Michele Campanaro. Erano presenti anche il sindaco di Avigliano, Giuseppe Mecca, Debora Infante, dell’Ufficio scolastico regionale, la dirigente dell’istituto scolastico frequentato dal bambino, la sua maestra e i rappresentanti dell’Unicef.
«Era un compito normale che ci aveva assegnato la maestra, queste parole mi sono uscite dal cuore - ha raccontato il bambino ai giornalisti - in classe abbiamo anche un bambino che ha la madre ucraina che ha tutti i partenti lì. Spero che Putin si fermi perché i cittadini non hanno colpe, la guerra è inutile - ha concluso - non ci sono motivi per farla e uccidere i civili è un reato».
«Il senso di questa giornata - ha spiegato il prefetto - è quello di dare la voce ai più piccoli così come stiamo facendo in questa circostanza. Oggi è la dimostrazione del fatto che i più piccoli hanno tanto da insegnare a noi grandi. Ho voluto incontrare il bambino per imparare anche da lui, spesso - ha concluso Campanaro - non si dà la giusta importanza alla voce dei bambini».
61 bambini inseriti nelle scuole della Basilicata
Sono 217 i bambini ucraini in età scolare, dai sei ai 16 anni, che sono arrivati nel Potentino, e di questi 61, ovvero «meno di un terzo, sono stati inseriti nelle scuole": lo ha detto il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, a margine dell’incontro con un bambino di Avigliano (Potenza) che ha scritto una lettera a Putin.
I comuni della provincia dove si registrato il numero maggiore di alunni ucraini scappati dalla guerra e inseriti nelle scuole sono Lavello con sei, Genzano di Lucania e Sant'Arcangelo con cinque, Trecchina con quattro, Melfi, Pignola e Lagonegro con tre. Solo due sono quelli inseriti nelle scuole del capoluogo.
Il prefetto ha sollecitato i sindaci a lavorare in maggiore sintonia e collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per segnalare la presenza di bambini da inserire nei diversi istituti presenti sul territorio. Un invito che è stato condiviso anche da Debora Infante, dello stesso Ufficio scolastico regionale, che ha spiegato come in alcuni casi, come per esempio nel Comune di Rionero in Vulture (Potenza), «su 40 bambini arrivati solo uno sta frequentando una scuola».
I numeri dei migranti - ha concluso Infante - potrebbero aumentare considerato che «in sole 24 ore sono dieci i bambini ucraini arrivati».