POTENZA - «Qualsiasi rafforzamento di uomini e mezzi è da accogliere con favore: si verifichi in tempi brevi la possibilità di dotare anche la Basilicata di una Direzione investigativa Antimafia, per contrastare la criminalità organizzata di importazione e quella autoctona». Lo ha detto, attraverso l’ufficio stampa della Giunta lucana, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (centrodestra).
Due giorni fa, durante la conferenza stampa sull'operazione antimafia «Iceberg» di Polizia e Guardia di Finanza (con 14 arresti, dieci in carcere e quattro ai domiciliari) era stato il Procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, a ribadire la necessità di istituire in Basilicata una sezione della Dia. Tra i particolari dell’operazione «Iceberg» è emerso che, attraverso dei prestanome, il clan Riviezzi, operanti a Pignola, piccolo comune alle porte di Potenza, era riuscito ad ottenere la gestione del bar all’interno del Palazzo di giustizia del capoluogo lucano.
Secondo Bardi (ex generale della Guardia di Finanza), quello lucano «è un territorio fragile, che a causa della pandemia rischia di essere sempre più esposto alla minaccia criminale. Ben venga, quindi, il potenziamento di tutti gli strumenti per tutelare sempre di più la legalità, i cittadini e - ha concluso il governatore lucano - le imprese sane della nostra regione».
















