«Vaccinateci!», in Basilicata il coro unanime dei malati rari
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La pandemia
Antonella Inciso
19 Gennaio 2021
Da un lato i «richiami» per il personale sanitario che aveva partecipato al V- Day. Dall’altro l’idea di abbassare agli over 75 l’età per le vaccinazioni anti Covid.
È la duplice strategia della Basilicata sul fronte della lotta al coronavirus. In una settimana che si apre con la certezza che la regione non subirà le conseguenze del rallentamento della consegna delle dosi del vaccino della Pfizer Biontech, il Dipartimento Sanità prova ad accelerare sulle vaccinazioni, forte di un rallentamento sul fronte dei contagi. Nel week end, infatti, sono stati 701 i tamponi processati con 56 nuovi positivi. Un dato a cui vanno aggiunti tre nuovi decessi, che hanno portato a 286 il numero totale delle vittime, a fronte di 5159 nuovi guariti totali e di 6688 lucani attualmente positivi (con 90 persone ricoverate, di cui 6 in intensiva, presso il «San Carlo» di Potenza ed il «Madonna delle Grazie» di Matera). Contagi in calo, dunque, che spingono il Dipartimento Sanità della Regione a concentrarsi sulla strategia vaccinale. Partendo con il secondo giro di somministrazioni per i medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari dell’ospedale «San Carlo» del capoluogo. Un «giro» consumato non senza emozioni e con parole di speranza per i mesi che verranno. Centocinque gli addetti che ieri hanno ricevuto il richiamo, a fronte di un 77 per cento di operatori che, nei 5 presidi ospedalieri lucani, ha avuto la prima dose. Nei prossimi giorni, si andrà avanti con quel 30 per cento di scorte che il Dipartimento Sanità ha deciso di tenere da parte proprio per effettuare i richiami secondo la tempistica indicata dall’azienda europea. E tra il personale medico che è stato vaccinato c’è anche l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, che pediatra di base, nonostante gli impegni istituzionali, non ha mai interrotto la professione.
Nel frattempo, mentre i richiami vanno avanti, ad essere messa in campo è la nuova strategia di vaccinazioni che, dopo aver puntato alle mille dosi al dì risalendo nella classifica delle vaccinazioni fatte dalle Regioni, mira ad abbassare l’età dei lucani a cui le fiale possono essere somministrate. L’obiettivo è portare l’età dei pazienti da immunizzare a 75 anni. Dai 75 in su per la precisione. Un fetta piuttosto ampia della popolazione, sulla cui individuazione saranno coinvolti anche i medici di base. È allo studio, infatti, una intesa con i medici di famiglia non solo perché indichino i pazienti da vaccinare ma anche perché vengano coinvolti nella somministrazione delle vaccinazioni, in particolar modo quelle che saranno effettuate con le prime 800 dosi del «Moderna» che arriveranno in Basilicata a partire dal prossimo 25 gennaio. Non necessitando di temperature polari le fiale del «Moderna» potrebbero essere somministrate dai medici e dai pediatri di base con maggiore facilità,.
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