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Potenza, dopo il dissesto ora un Comune normale: Giuzio, dopo 13 anni l'ente ha un bilancio in attivo

 
Luigia Ierace

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Luigia Ierace

Potenza, dopo il dissesto ora un Comune normale: Giuzio, dopo 13 anni l'ente ha un bilancio in attivo

foto Tony Vece

È l’unico capoluogo in Italia ad aver registrato in 20 anni ben due dissesti finanziari La sfida dell’assessore al Bilancio, al Patrimonio e alla Programmazione Giuseppe Giuzio di riuscire a migliorare le performance

Sabato 02 Gennaio 2021, 15:06

Far quadrare i conti anche in tempo di Covid-19 e riuscire a migliorare le performance del Comune di Potenza, l’unico capoluogo in Italia ad aver registrato in 20 anni ben due dissesti finanziari, era una bella sfida per Giuseppe Giuzio, assessore comunale al Bilancio, Patrimonio e Programmazione, alla seconda esperienza amministrativa, dopo 5 anni da consigliere comunale come capogruppo e presidente della Commissione permanente Bilancio, Finanze e Patrimonio. Laureato in giurisprudenza, avvocato dal 1999, 48 anni, sposato con 3 figli e una grande passione per la maratona.

Da buon maratoneta quali traguardi si era posto per il 2020?
«Non ridurre la spesa corrente, evitare un ulteriore indebitamento, avere una cassa positiva e ridurre i tempi di pagamento attraverso la razionalizzazione della spesa. Obiettivi tutti raggiunti. E in particolare, vale la pena ricordare che dal 2007 il Comune di Potenza ha sempre chiuso in rosso. L’ultima cassa positiva si è registrata nel 2006. E avere una cassa positiva vuol dire che si potrà disporre di oltre 5 milioni di euro che consentiranno al Comune di poter iniziare il 2021 senza dover ricorrere all’anticipazione di tesoreria con notevole risparmio in termini di interesse passivo».

Una maratona impegnativa?
«Quando mi dissero che mi avevano affidato l’assessorato al Bilancio, ricordo che ero al mare e mia moglie mi disse: “Se amministrerai nello stesso modo in cui amministri casa, tra qualche anno il Comune non avrà alcun debito”. Insomma, mi piace tenere i conti in ordine. Uno dei primi impegni che mi sono posto è stato di quello di abbattere i tempi di pagamento che sono ora passati da 129 giorni a 69. Un traguardo che darà sollievo all’economia locale in virtù del fatto che si riuscirà a pagare i fornitori in tempi più celeri. Ma il prossimo obiettivo è di scendere sotto i 50 giorni e avvicinarsi al tempo standard dei 30 giorni dei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Rilievo che era stato mosso più volte in passato al Comune anche nelle relazioni della Corte dei Conti».

Insomma, dopo il default un Comune che ambisce a diventare virtuoso?
«L’intento è renderlo un ente “normale” e si vede dal fatto che è già diventato appetibile anche per il sistema bancario. Ne è prova l’aggiudicazione della gara di tesoreria, un bando andato più volte deserto e nel quale nessuno ci credeva più. È stata una delle mie prime sfide e alla fine il risultato è arrivato con la riduzione del tasso di interesse passivo dal 5,20% al 2,99%. Questo consentirà ogni volta che si andrà in anticipazione di tesoreria, di beneficiare di un notevole risparmio di interessi».

Tutto questo in un anno certamente non facile?
«Il 2020 ha visto, purtroppo, come protagonista assoluto la diffusione del virus Sars Covid 19. Una pandemia che ha costretto anche le istituzioni a ripensare alla propria organizzazione e alle modalità di svolgimento delle attività lavorative. Un evento che ha invaso la nostra vita richiedendo un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni. Molti si sono rivolti in primis al Comune per avere quel supporto e sostegno necessario ad alleviare le sofferenze economiche cui sono andati incontro a causa della recessione economica che ne è conseguita»

Tenere i conti in ordine e rispondere ai sopraggiunti bisogni della città. Una pressione maggiore sul suo assessorato. In che modo è riuscita a fronteggiarla?
«Ci siamo prodigati attraverso la gestione delle risorse finanziarie per far sì che tutte le richieste pervenute dagli altri assessorati, fossero soddisfatte e trovassero la giusta copertura finanziaria».

In ogni caso, le entrate comunali si sono fortemente ridotte per il Covid?
«Abbiamo subito un calo di circa il 30%, ma Stato e Regione ci sono venuti incontro con stanziamenti che hanno permesso di sopperire alle minori entrate».

Un’amministrazione prudente che non ha esitato a guardare avanti e investire?
«Non abbiamo trascurato o sottovalutato gli investimenti e anche la programmazione non è mai venuta meno in relazione ai Progetti Iti (Investimenti territoriali integrati) Sviluppo urbano Potenza con la costituzione di un apposito ufficio che ha permesso di rivedere le schede e adeguare gli investimenti alle nuove esigenze».

Ma è stato necessario anche reperire nuovi fondi?
« Mai come nel 2020, si sono susseguite diverse proposte di variazione al bilancio di previsione 2020-2022. Ce sono state infatti ben 8. Manovre finanziarie, che hanno richiesto una notevole attenzione e monitoraggio della tenuta del bilancio per garantire il mantenimento degli equilibri e dell’integrità dello stesso. Sono state approvate misure straordinarie come la rinegoziazione dei mutui e la trasformazione dell’anticipazione di liquidità a breve termine (un anno) in anticipazione a lungo termine, che ha consentito da un lato di pagare i fornitori/creditori dell’Ente e dall’altro di avere un termine maggiore per la restituzione di tale anticipazione a Cassa depositi e prestiti».

Quali i numeri più significativi?
«Sono stati proposti all’approvazione del Consiglio comunale 27 provvedimenti, che hanno consentito di guidare l’attività dell’Ente garantendo la corretta gestione contabile, economica e finanziaria. Sono stati rispettati tutti i termini previsti dalla normativa per l’adozione degli stessi. È stato approvato il bilancio di previsione il 31 marzo 2020 anche se la norma nazionale ha consentito diverse proroghe fino al 30 settembre 2020. Questo ha evitato che la struttura si trovasse a dover impegnare la spesa in dodicesimi. Sono stati proposti alla Giunta comunale 61 provvedimenti, tra cui alcuni urgenti poi ratificati dal Consiglio».

Ne potrebbe citare qualcuno?
«Uno per tutti: il differimento dei termini per il pagamento dei tributi e delle entrate extratributarie. Questo provvedimento ha consentito di dare respiro a tutti i cittadini che si sono visti privati delle sicurezze quotidiane, come il proprio lavoro, la fruizione del servizio scolastico per i propri figli, la fruizione di diversi servizi individuali, degli impianti sportivi, in altre parole la semplice quotidianità a cui tutti abbiamo dovuto rinunciare per il lockdown».

Ma ha dovuto portare avanti anche scelte difficili?
«Con grande sofferenza, ma necessarie, abbiamo emanato provvedimenti che esulano dall’attività ordinaria: come la rinegoziazione dei mutui che ha permesso di liberare quella liquidità necessaria richiesta da questo particolare momento storico».

E ora si apre un nuovo anno. Una nuova maratona?
«Seppur tra mille difficoltà il 2020 si è chiuso con spunti di interesse anche per il futuro. Nel 2021, continueremo ad essere vicini ai nostri concittadini con provvedimenti a sostegno delle imprese e delle famiglie. Ne è prova il provvedimento approvato nell’ultimo consiglio comunale che porterà agevolazioni per oltre 1,5 milioni sul pagamento della Taric. Sul fronte investimenti il Comune di Potenza sarà impegnato nella valorizzazione del suo enorme patrimonio immobiliare, attraverso anche l’impiego delle risorse provenienti dal Recovery Fund e dalla nuova programmazione dei Fondi europei».

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