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Potenza, ecco come cambierà la storica torre Guevara

 
Luigia Ierace

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Luigia Ierace

Potenza, ecco come cambierà la storica torre Guevara

Stanziati 1,4 milioni, gara entro dicembre, 18 mesi per finire l’opera. Si partirà con l’abbattimento dell’edificio scolastico ormai dismesso come sollecitato da cittadini, associazioni e istituzioni

Domenica 30 Agosto 2020, 11:09

Un milione e 400 mila euro e 18 mesi di tempo per la riqualificazione della Torre Guevara. E c’è tutta la volontà di partire subito. L’obiettivo, sul quale punta il presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, è di chiudere entro fine anno le procedure per l’affidamento della gara di appalto e cominciare i lavori a inizio anno. L’approvazione da parte del Consiglio provinciale dell’intervento di riqualificazione dell’area circostante la torre Guevara (di proprietà della Provincia) con l’autorizzazione alla demolizione dell’edificio (l’ex-scuola Da Vinci), costruito negli anni Sessanta e la definizione dell’iter concordato con l’Amministrazione Comunale di Potenza, ha di fatto spianato la strada a un progetto importante per restituire alla città un importante monumento purtroppo rimasto nascosto.

«Un’opera straordinaria - sottolinea Guarino - che ci ha visto metterci in ascolto della città, dei cittadini e del mondo dell’associazionismo che hanno sempre insistito per riportare alla luce l’antica torre di Potenza». «Ma è anche un esempio di grande collaborazione tra enti: Regione, Provincia, Comune. Un lavoro avviato dal presidente che mi ha preceduto, Nicola Valluzzi, e che dimostra che quando si lavora insieme si ottengono risultati. Sono stati recuperati i fondi e ora l’importante è fare presto».

Il progetto realizzato dall’Ufficio “Edilizia e Patrimonio” della Provincia di Potenza, diretto dall’ingegner Enrico Spera, infatti, è stato finanziato attraverso il Por Fesr Basilicata 2014-2020 nell’ambito del Programma “ITI Sviluppo Urbano città di Potenza” con l’Accordo attuativo che fu siglato il 30 ottobre 2018 tra la Regione Basilicata, l’allora presidente della Provincia, Nicola Valluzzi, e l’ex-sindaco di Potenza, Dario De Luca e riguardava anche la villa del Prefetto.

Il primo intervento sarà l’abbattimento dell’edificio scolastico dismesso, che oggi nasconde completamente la Torre e occupa gran parte dell’area antistante.

Si potranno così raggiungere, soprattutto, «risultati di tipo ambientale e storico-culturali, nonché di valenza urbana, in quanto, nel restituire centralità e visibilità alla Torre, l’area sarà riconnessa al centro storico e, nel denso tessuto edilizio della zona, un nuovo “affaccio” si aprirà sulla valle».

L’area complessiva risultante anche dall’abbattimento, sarà pavimentata nella sola porzione occupata dal complesso monumentale non più esistente, in modo che vi si “leggano” le parti preesistenti, trasformando il resto del suolo in tessuto erboso. Diventerà luogo d’incontro e anche di racconto, racchiuso da un ampio spazio verde piantumato ai bordi per attenuare l’invadenza degli edifici adiacenti, attraversato da percorsi e attrezzato per la sosta e l’aggregazione.

Non solo il monumento sarà più attrattivo, ma darà la possibilità di conoscere la storia di un frammento della città estremamente significativo.

La superficie complessiva interessata, infatti, è pari a 3.225 mq, di cui 1.095 mq saranno pavimentati, tanto da realizzare una vera e propria piazza urbana, realizzata con materiali che garantiscano elevata durabilità e qualità ottimale dello spazio pubblico.

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