Vinovo - Era originaria di Vietri di Potenza la guardia giurata che venerdì scorso a Vinovo, alle porte di Torino, ha ucciso la sua compagna di 44 anni, piemontese, per poi togliersi la vita con un colpo di pistola al cuore. L’uomo, Gianfranco Trafficante, di 48 anni, nel 2007 era stato anche candidato al consiglio comunale di Vietri. Dopo quell’esperienza, per ragioni di lavoro, aveva deciso di trasferirsi di nuovo in Piemonte dove praticamente aveva quasi sempre vissuto fin da piccolo.
A Vinovo aveva rincontrato la vittima, Emanuela Urso, di 44 anni. Venivano entrambi da relazioni precedenti. Un legame nato per amore e andato avanti, a quanto pare, con grande tranquillità per diversi anni. L’anno scorso la coppia aveva deciso di andar a vivere insieme in un caseggiato della frazione «Tetti Rosa» a Vinovo. Poi qualche mese fa qualcosa si era rotto nella loro storia d’amore, fino alla decisione, che risale a venti giorni fa, di lasciarsi. Una decisione presa, a quanto pare, da Emanuela. Come spesso succede, lui non aveva accettato la fine del rapporto. Venerdì alle 13 l’uomo ha atteso la sua ex sul pianerottolo dell’appartamento dove avevano abitato fino a poco tempo prima. Lei lavorava al supermercato «Mercatò» di La Loggia ed era tornata dal turno delle 13.
Secondo quanto ricostruito, Gianfranco Trafficante ha estratto la pistola di ordinanza e ha sparato tre colpi, due dei quali hanno colpito la donna al petto uccidendola. Subito dopo l’uomo ha rivolto la pistola contro sé stesso e si è sparato un colpo dritto al cuore. A lanciare l’allarme sono stati i vicini che poco prima avevano sentito le urla di un litigio, seguite da colpi di arma da fuoco, e avevano per questo allertato il «112».
Sul luogo del delitto sono accorsi i parenti di entrambi ed è scoppiata una lite che ha coinvolto uno dei fratelli della guardia giurata, che gestisce un bar nel centro di Vinovo, e il padre della donna. Nella colluttazione è rimasto ferito anche un carabiniere che aveva tentato di intervenire per separare i due uomini.
Solo pochi giorni fa un altro omicidio suicidio in cui questa volta era lucana la vittima, la docente Maria Adalgisa Nicolai, uccisa a coltellate dal compagno che anche in questo caso si è tolto la vita. Maria Adalgisa aveva 59 anni ed era di San Severino Lucano. Ricercatrice al dipartimento di Agraria dell’università ‘Federico II’ di Napoli, da anni conviveva con Giovanni Fabbrocino, un 65enne di Portici, in provincia di Napoli, dove si è consumata la tragedia.