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Capitale della cultura 2021, adesso ci prova anche Venosa

 
Francesco Russo

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Francesco Russo

Capitale della cultura 2021, adesso ci prova anche Venosa

Con il suo patrimonio artistico, storico ed architettonico sono 44 i comuni che ambiscono al riconoscimento

Sabato 04 Gennaio 2020, 12:24

17:18

VENOSA - Con il suo importante patrimonio artistico, storico ed architettonico, la cittadina che diede i natali al poeta latino Orazio si candida ad essere proclamata Capitale italiana della Cultura 2021. Sarà Venosa, infatti, a rappresentare la Basilicata fra i 44 comuni della penisola che ambiscono all’importante riconoscimento del Ministero per i Beni e per le Attività culturali e al milione di euro che verrà messo a disposizione per la realizzazione dei progetti.

L’istanza da parte del Comune di Venosa è stata depositata il 16 dicembre scorso, mentre entro il prossimo 2 marzo dovrà essere presentato il Dossier con il programma culturale che si intenderà produrre. Nella cittadina oraziana, naturalmente, c’è già gran fermento per l’ufficializzazione di una candidatura che potrebbe dare lustro e visibilità ad un’intera comunità.

«La concorrenza è sicuramente molto forte, ma per noi sarà un’occasione importantissima e preziosissima, al di là di come andrà a finire la nostra candidatura», dice il sindaco di Venosa, Marianna Iovanni.

«La vittoria finale - prosegue - è solo l’ultima tappa di un percorso che comunque ci porterà a crescere. Prepareremo un Dossier con una serie di iniziative di natura culturale e lo presenteremo nei prossimi mesi in tutta Italia. Vogliamo far conoscere a tutti la nostra Venosa: se alla fine vinceremo e diventeremo Capitale italiana della Cultura sarà naturalmente qualcosa di meraviglioso. Ma se questo non dovesse accadere, sfrutteremo comunque la progettualità concretizzando le iniziative e facendo rete - conclude il sindaco Iovanni - con gli altri Comuni».

La città di Venosa dovrà vedersela con diversi centri importanti, fra cui Arezzo, Livorno, Pisa, l’Aquila, Tropea, Castellammare di Stabia, Ferrara, Pordenone, Genova, Ancona, Verbania, le siciliane Modica e Trapani, le venete Belluno e Verona e la truppa delle pugliesi formata da Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani e dall’Unione Comuni Grecia Salentina. «Entro la metà del mese - spiega l’assessore comunale alla Cultura, Sonia Gammone - saranno ufficializzati i nominativi delle personalità che andranno a costituire il Comitato scientifico che avrà il compito di preparare il Dossier culturale di Venosa. Cercheremo di operare su più fronti, creando un programma che sia capace di valorizzare al meglio il nostro patrimonio artistico, culturale, archeologico e le nostre tradizioni. Il nostro intento è quello di creare un incubatore culturale, sulla scia della positiva esperienza di Matera Capitale europea della Cultura 2019».

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