Basilicata, nozze in zona rossa: gli invitati ricevono il pranzo a casa
NEWS DALLA SEZIONE
Taranto, soldi e posti di lavoro per far votare gli amici del clan
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
il fenomeno
Giovanni Rivelli
10 Dicembre 2019
Tutti pazzi per i Nutella Biscuits e la Ferrero si dà da fare per organizzare un sistema produttivo che tenga dietro alla domanda. E, da notizie che arrivano direttamente dallo stabilimento di Balvano, dove sono tutti in fermento per il successo dell'iniziativa, sarebbe già definita la strategia per più che raddoppiare la produzione.
Strategico, paradossalmente, è il «fermo lavoro» per le feste di Natale. Un periodo di stop della produzione che, da sempre, viene osservato per dare modo ai lavoratori di stare in famiglia ma anche, sotto il profilo commerciale, perché l'abbondanza di panettone e altri dolci natalizi frena i consumi di quei prodotti da forno di cui lo stabilimento lucano è alfiere nello scacchiere di Alba.
Così, dopo che venerdì 20 le maestranze avranno svuotato le linee produttive per il lungo ponte che porterà fino al martedì 7 dopo l'epifania (due settimane, ma il realtà solo sei giorni lavorativi di stop) nel grande forno di Balvano si metteranno all'opera i manutentori per installare un secondo «farcitore». Si tratta della macchina che riempie del prezioso fluido di cacao e nocciole i due biscotti concavi per poi far cadere sopra il secondo biscotto di chiusura. Con il secondo apparato si stima (i dati non sono ufficiali ma quelli che circolano tra gli addetti) che la produzione potrà crescere del 50 per cento, passando dagli attuali quattromila pezzi al minuto fino a seimila.
Già non poca cosa per i tanti fan della Nutella ora in attesa davanti agli scaffali vuoti o, se più fortunati, costretti ad accontentarsi di non più di un pacco a testa.
Tuttavia questo aumento di produzione, che già dovrebbe portare i bancali che quotidianamente escono dallo stabilimento a passare da 450 (circa 150 a turno) a oltre 650 sono solo la prima parte dell’aumento di produzione. Da febbraio, infatti, si passerà al «ciclo continuo». Se oggi la Ferrero lucana lavora su 5 giorni, da lunedì a venerdì, tra due mesi si lavorerà anche nei weekend. Altri sei turni di lavoro che, sommati ai 15 precedenti rappresentano un possibile aumento di produzione del 40%. Cosa che, con un calcolo empirico, porta i «bancali» in uscita settimanalmente dai 2.250 di oggi, ai 3250 di gennaio e, ancora, agli oltre 4.500 di febbraio.
Insomma ogni goloso che oggi riesce ad accaparrarsi una confezione di «Nutella biscuits» a febbraio potrà sperare di averne due. E qualche ulteriore viene dalla meccanizzazione della procedura di composizione dei bancali da cui pure ci si aspetta un recupero di efficienza con i bancali di prodotto quotidianamente allestiti che potrebbero superare i 700.
E dall’interno della fabbrica filtra anche la voce di un interessamento all’acquisizione di altri locali. L’azienda, in particolare sarebbe alla ricerca di un capannone nella vicinissima area industriale di Baragiano. Ma, in questo caso, stop agli entusiasmi di chi vede un raddoppio dello stabilimento: le nuove metrature servirebbero solo a stoccare il prodotto che, prima di essere messo in commercio, ha necessità di riposare qualche giorno per far assestare il biscotto di copertura sulla crema. Ma, vista la corsa dei consumi, non è detto che i sogni non siano solo rimandati.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su