Sei gol incassati in due partite. Troppi, soprattutto per un portiere come Raffaele Ioime che è considerato uno degli estremi difensori più forti del campionato. Reduce da due sconfitte consecutive il Potenza non ha certo il morale alto, ma Ioime, da buon motivatore del gruppo («ci magnamm a tutt quant» è il suo mantra), sprona i colleghi a scrollarsi di dosso le scorie dei due stop contro Monopoli e Reggina per ripartire con vigore ed entusiasmo.
La squadra ha metabolizzato la situazione o è sprofondata nella depressione?
«Lo stato d’animo, inutile negarlo, non è dei migliori. C’è delusione e amarezza. Perdere due partite nel giro di una settimana fa male, soprattutto perché venivamo da belle prestazioni. Ci dispiace, ma siamo consapevoli che siamo una buona squadra in grado di giocarsela contro tutti e su tutti i campi».
Oggi in coppa ritroverete la Reggina...
«Andremo a casa loro cercando di toglierci il classico sassolino nella scarpa».
Cercherete di vendicare la sconfitta al Viviani...
«Il termine vendetta non mi piace. Faremo del nostro meglio per dimostrare che non siamo inferiori».
Per molte squadre la coppa è solo una distrazione...
«Ci teniamo a tutte le competizioni. E poi chi ha meno spazio in campionato di sicuro cercherà di fare bene e di mettersi in mostra».
Qual è l’avversario che più l’ha impressionato in questo primo scorcio di campionato?
«Aspetto di incontrare il Bari per dire chi tra i pugliesi e la Reggina è la favorita a vincere il torneo. Al momento, di sicuro, la Reggina è la squadra che più di tutte mi ha colpito: è forte nei singoli e ha un allenatore con un’idea di gioco brillante ed efficace. Si vede, inoltre, che infonde tranquillità in tutti i suoi giocatori».
Come si trova a Potenza? Vive da solo?
«Con me ci sono la mia fidanzata Yesa e nostra figlia Victoria che ha appena compiuto tre mesi».
La sua dolce metà ha un nome originale...
«È brasiliana, ma è solo nata lì. È cresciuta a Latina dove l’ho conosciuta».
Quando e come vi siete incontrati per la prima volta?
«Con il Latina abbiamo raggiunto la promozione in serie B. Durante la festa con i tifosi l’ho vista e ci siamo conosciuti. Da lì è cominciato il nostro rapporto».
Se dovesse indicare un pregio e un difetto della città di Potenza?
«Per quanto possa essere una città fredda climaticamente è molto calorosa, accogliente, ospitale. Faccio fatica a pagare un caffé».
Il difetto?
«Ci vorrebbe un centro commerciale grande dove rintanarsi, soprattutto durante le giornate più fredde, e passare qualche ora».
Come trascorre il suo tempo libero?
«Mi piace andare in giro per la provincia ad assaggiare i piatti tipici della zona».
Ha trovato una pietanza che le ingolosisce particolarmente?
«Gli strascinati mollicati con i peperoni cruschi. Ne vado matto».
Piacciono così anche alla sua fidanzata?
«Lei, per la verità, preferisce molto di più la carne. Da buona brasiliana».
A proposito di Brasile, Yesa sarà un’appassionata di calcio...
«Lo è diventata da quando mi segue».
Con chi ha legato di più tra i suoi compagni di squadra?
«Siamo un gruppo molto affiatato, ci vogliamo bene tutti e ci vediamo anche fuori dal campo di calcio».
Un giorno, le auguriamo il più lontano possibile, dovrà appendere le scarpette al chiodo. Cosa farà da grande Ioime?
«Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio per fare l'allenatore dei portieri. Ma il mio vero sogno è di andarmene in Brasile per aprire un chioschetto. Per la mia ragazza sarebbe un ritorno alle origini, per me un cambio radicale dello stile di vita tra relax, tanto sole e tranquillità»