La presenza dei cinghiali «nelle nostre città e nei paesi è il segno che la questione non è più solo di pertinenza del settore dell’agricoltura, che finora è stato danneggiato dalle incursioni degli ungulati e ha dovuto fronteggiarlo con i pochi mezzi a disposizione: da tempo il grave problema è diventato un vero e proprio flagello che interessa tutto il territorio regionale».
Lo ha detto, in una nota, il presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, il quale ha «chiesto al presidente della Regione, Vito Bardi, e all’assessore regionale all’agricoltura, Francesco Fanelli, un incontro immediato per definire le iniziative necessarie per fronteggiare l’emergenza cinghiali e scongiurare prevedibili catastrofiche conseguenze».
«Nei centri abitati - ha concluso Adduce - gli avvistamenti sono ormai quotidiani con gravi rischi per la sicurezza l'incolumità e la stessa salute pubblica. I Sindaci, come sempre, diventano il terminale dell’emergenza a fronte dell’assenza di strumenti atti a risolvere un problema che è diventato una vera e propria calamità. Urge pertanto una risposta ponderata e tecnicamente all’altezza della gravità del fenomeno».