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Redazione online
18 Giugno 2019
Una donna di 62 aveva da 20 anni una sonda nello stomaco, forse parte di una Peg (gastrostomia endoscopica percutanea), applicazione endoscopica di una sonda, che collega lo stomaco all’esterno, attraverso la quale si somministra il cibo, e posizionata per un pregresso problema neurologico: il tubo, largo circa 2,5 centimetri e lungo circa 6, è stato rimosso nel corso di un intervento effettuato nell’ospedale San Carlo di Potenza.
La donna era giunta nel pronto soccorso del San Carlo con un pezzo di cute distaccato intorno all’ombelico: una gastroscopia d’urgenza ha permesso di rilevare un tubo che faceva parte di una Peg posizionata durante un intervento di 20 anni prima. I medici non hanno potuto rimuoverlo per via orale (la paziente aveva avuto una tracheostomia con restringimento della parte alta della faringe) e pertanto il direttore della struttura complessa interaziendale di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, Angelo Sigillito, e il chirurgo Giuseppe Tramutola, hanno deciso di effettuare una doppia procedura endoscopico-chirurgia.
La donna dopo 48 ore si è alimentata senza complicanze legate alla procedura. Il direttore generale del San Carlo, Massimo Barresi, in una nota, ha espresso le «congratulazioni a Sigillito e Tramutola per l’esito di una procedura particolarmente complessa e riuscita grazie a una perfetta sinergia».
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