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Scandalo sanità, Quinto per 3 ore
dal giudice: «Ebbi segnalazioni»
Mozione di sfiducia per Pittella

 
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Quinto, il ras della sanità lucanaFavori e amicizie: tutti da lui

Quinto con Pittella

IL presunto ras della Asm lucana si difende e ammette di ave ricevuto segnalazioni, ma nessun reato

Martedì 10 Luglio 2018, 19:47

11 Luglio 2018, 19:20

E’ durato circa tre ore l'interrogatorio di garanzia di Pietro Quinto (commissario straordinario dell’Azienda sanitaria di Matera, incarico da cui si è dimesso dopo l’arresto) in carcere da venerdì scorso nell’ambito dell’inchiesta sulle raccomandazioni e i concorsi truccati nella sanità lucana. Dopo Quinto, il gip di Matera Angela Rosa Nettis ha ascoltato anche Maria Benedetto: anche il direttore amministrativo dell’Asm è in carcere da venerdì scorso. Mentre il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), ai domiciliari, sarà ascoltato nella giornata di giovedì prossimo, 12 luglio.

Secondo quanto si è appreso, Quinto - difeso dall’avvocato Vincenzo Montagna - ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste e ha ammesso di aver ricevuto delle segnalazioni ma senza, a suo parere, aver commesso alcun tipo di reato. Inoltre ha chiarito alcuni elementi sulla carriera universitaria del figlio all’Ateneo di Bari e in particolare sulla circostanza che ha superato cinque esami in alcuni mesi e non tutti nello stesso giorno come era trapelato nei giorni scorsi. La difesa ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare e ha annunciato che Quinto non tornerà a lavorare all’Asm fino alla conclusione delle indagini.

Secondo quanto si è appreso, l’interrogatorio di Benedetto è durato oltre tre ore: l’avvocato Riccardo Laviola, che difende il direttore amministrativo, ha chiesto la revoca della misura cautelare. Benedetto ha presentato le dimissioni dall’incarico di direttore amministrativo dell’Asm, chiedendo inoltre un periodo di aspettativa.

Intanto, una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Giunta regionale della Basilicata, Marcello Pittella (Pd) - ai domiciliari da venerdì scorso nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Matera sulla sanità lucana - è stata depositata nel pomeriggio, firmata dai consiglieri regionali Gianni Leggieri, Gianni Perrino (M5s), Michele Napoli, Paolo Castelluccio (Fi), e Nicola Benedetto (Cd). Lo ha annunciato in aula Perrino, al termine del dibattito sulla comunicazione dell’assessore Flavia Franconi, sulla vicenda giudiziaria.

Nel corso del dibattito sono intervenuti Perrino, Leggieri, Benedetto, Paolo Galante (Ri), Giannino Romaniello (gruppo misto), Antonio Bochicchio (Partito Socialista) e Vito Giuzio (Pd). Successivamente è intervenuto l’assessore regionale alle attività produttive Roberto Cifarelli. La seduta è proseguita con l’approvazione di un punto all’ordine del giorno, per poi essere sciolta per mancanza del numero legale.

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