di PINO PERCIANTE
MARSICO NUOVO - «Con Eni si vola», recitava un vecchio spot. In questo caso, però, a volare non sono le auto ma la polemica. Una «dolce» polemica. Critiche, accuse, addirittura una nota inviata al ministro della Pubblica istruzione. Ad infiammare ambientalisti e social, ieri mattina, non è stato, come ci si attenderebbe di questi tempi, l’annuncio di una nuova espansione petrolifera, bensì un’iniziativa della compagnia energetica che davanti al Liceo di Marsico Nuovo oltre a distribuire dei braccialetti avrebbe regalato a studenti e studentesse anche delle caramelle al limone.
Si tratta di una campagna pubblicitaria regolarmente autorizzata che serve a lanciare il Bootcamp #energia per la nazionale, in programma sabato 21 aprile nell’istituto omnicomprensivo di Villa d’Agri. Ma a non andare giù all’associazione Mediteranno no triv sono state le caramelle. L’associazione ambientalista ha inviato una nota al ministro della Pubblica istruzione e al Miur (ufficio di Potenza) per sapere se la distribuzione (ammesso che sia avvenuta) era autorizzata dal dirigente scolastico.
Inoltre, l'associazione ha precisato «che è necessario anche sapere se la distribuzione è avvenuta all'interno dell'istituto oppure all'esterno. Se è avvenuta all'interno dell'istituto è necessario comprendere le ragioni che hanno indotto la dirigenza dell'Istituto ad autorizzare una distribuzione di prodotti con logo di una società petrolifera ad alunni e eventualmente durante l'orario scolastico».
La dirigente scolastica, Serafina Rotondaro, cade dalle nuvole: «Caramelle? Non mi risulta assolutamente, comunque verificheremo. Da parte mia non ho autorizzato nessuna distribuzione di caramelle e non mi risulta che ne siano state distribuite». Dalla compagnia energetica nessun commento, anche se trapela una certa incredulità per il clamore suscitato. In fondo si tratta solo di caramelle, ammesso che questa distribuzione sia realmente avvenuta. E poi non si tratta di una captatio benevolentiae nei confronti della popolazione, ma di una campagna pubblicitaria che serve a promuovere l’evento in programma tra una settimana. Questo episodio, a prescindere dai dettagli, non fa che confermare l’attenzione particolare intorno al cane a sei zampe riconducibile all’inchiesta giudiziaria sul Centro olio. Tra la gente, alcuni hanno preferito non commentare, per altri la considerazione che «magari dai pozzi uscissero le caramelle anziché del petrolio» proprio come «quel mettete fiori nei vostri canoni» di sessantottina memoria.