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«Io cronista tra cielo e nuvole»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Martedì 28 Febbraio 2017, 14:47

Quelle che leggete sono le emozioni che albergano nel caleidoscopio della mia memoria e del mio cuore quando ho volato sul deltaplano con Paolo. A scortarci su questa «motocicletta dell'aria» la rassicurante presenza di Cosimo. Ero a prendere i miei bimbi a scuola. Mi telefonò Paolo: «Oggi si può volare. Ci vediamo?». Risposi di sì. Senza pensarci. Il mio cuore batteva all’impazzata. Come sempre scombussolai i programmi di mia moglie Mariella. Dopo un pranzo di pochi secondi andai al campo di volo. Già Paolo e Cosimo attrezzavano i deltaplani. Prima di decollare ci affidammo alla Madonna di Loreto. Il decollo lo ricordo come un momento esaltante. Volammo prima sull’Ofanto. Sulla litoranea di Ponente. Sul porto e sul castello di Barletta. Anche dall’alto è stupenda. Feci una diretta da Facebook e scattai foto. Poi Margherita di Savoia. Spettacolo saline. Paolo mi parlava con serenità. Poi l’atterraggio. Silenzioso. Nel mio cuore la dolce voce del mio amico Lucio Dalla: «Si può volare oltre le nuvole, ma sempre in alto lo vedrai». Il cielo.

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