ROMA, 1 LUG - «Ci risultano sette italiani tra gli ostaggi» nel caffè di Dacca assaltato dagli jihadisti. Lo ha affermato al Tg1 l’ambasciatore italiano in Bangladesh, Mario Palma. Da parte degli assalitori del locale a
Dacca «non c'è alcuna volontà di negoziare alcunchè», ha spiegatol'ambasciatore, «è una missione suicida, vogliono attuare un’azione molto forte e cruenta in cui non c'è spazio per il negoziato», ha aggiunto.
Nell’assalto al locale di Dacca risultano morti due poliziotti locali, mentre altre 11 persone sono rimaste ferite in modo grave.
GLI OSTAGGI - Sono imprenditori e commercianti del settore dell’abbigliamento gli italiani che si trovavano all’interno del caffè di Dacca al momento dell’assalto dei jihadisti, ha poi spiegato Palma. L’ambasciatore ha detto che ad allertare la sede diplomatica è stato un connazionale che era nel gruppo di italiani e che al momento dell’assalto era uscito nel giardino del locale per fare delle telefonate. Ora lui, ha riferito ancora l’ambasciatore, «è stato tirato fuori». Palma ha inoltre assicurato che tutto il personale dell’ambasciata è al sicuro e non è stato coinvolto nella presa di ostaggi.
IN ATTESA DEL BLITZ - Sin dall’inizio di questo attacco «abbiamo fatto presente ai vari livelli la preoccupazione del ministro degli Esteri e del governo» perché qualsiasi opzione della polizia tenga in considerazione la sorte degli ostaggi. Palma ha precisato che probabilmente «il blitz per liberare gli ostaggi (ndr) non sarà immediato, stanno discutendo».