La Marina italiana è al comando della «Task Force 465», un dispositivo navale composto da una decina di unità, aerei da pattugliamento a lungo raggio di base a Gibuti e alle Seyshelles e da una cellula logistica a terra sempre dislocata a Gibuti. I nostri militari avranno tre compiti principali: scorta e protezione dei mercantili del World food program, protezione delle navi in transito sulle rotte commerciali e, infine, deterrenza e repressione degli atti di pirateria. L’ope - razione Atalanta è cominciata il 13 dicembre 2008 con la decisione dell’Unione Europea di inviare un gruppo di navi nell’area per contrastare il fenomeno della pirateria marittima, in seguito ai numerosi attacchi alle unità mercantili in transito.
Nei compiti assegnati alla forza navale rientrano anche la scorta ai mercantili del Programma Alimentare Mondiale e, più recentemente, ai mercantili della missione in Somalia dell’Unione dei Paesi Africani. L’impegno della Marina Militare per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della pirateria e per la sicurezza delle rotte commerciali ha avuto inizio nel 2005, con la partecipazione del pattugliatore Granatiere all’operazione «Mare Sicuro», ed è continuato negli anni fino a pochi giorni fa con la missione della fregata Maestrale. Nave Etna è partita da Taranto il primo dicembre scorso. A bordo ci sono circa 300 militari. [M.Mas.]
















