FASE 3

Alberobello inventa il baratto turistico, e gli ospiti pagano con le opere d'arte

Redazione Bari

La proposta anticrisi spopola sul web. E le strade si popolano di vip, tra loro Giancarlo Magalli

ALBEROBELLO - Niente contanti o carte di credito, la vacanza si può pagare in... opere d’arte. Unico vincolo: che siano opere che rappresentano e raccontano la Puglia. Succede ad Alberobello ed è l’idea di un giovane imprenditore del luogo che ai turisti lancia un appello: venite nella capitale dei trulli e pagatemi con un quadro.

Mimmo Patrizio Palmisano, guida turistica e titolare di un resort, propone questa offerta: per il resto di giugno, i primi giorni di luglio e i mesi di ottobre e novembre niente pagamento in denaro. Ai potenziali clienti dice: «Inviatemi foto delle vostre opere d’arte, di vostra realizzazione e non, siano esse ceramiche, sculture, dipinti, portfolio di opere non più in vostro possesso con la promessa di realizzarne di simili in Alberobello durante il vostro soggiorno».

Una sorta di baratto insomma, o meglio un bonus vacanza in arte, un voucher di pagamento molto originale: «Credo nella bellezza - rimarca Palmisano -, credo in tutte le forme che l’arte possa assumere se frutto di una mente brillante, credo ci siano moltissime persone talentose che meritano più di quello che gli viene concesso, ma soprattutto penso che tutte le famiglie dovrebbero andare in vacanza perché meritano un po’ di felicità. Per questo ho lanciato questa offerta».

Intanto per i vicoli patrimonio dell’Unesco di Alberobello continuano a passeggiare i vip. Ha esordito Massimo Lopez lo scorso weekend, gli ultimi in ordine di tempo è stato Federico Zampaglione, cantante e leader dei Tiromancino, che giovedì sera ha postato una foto tra le case a cono di via Monte San Marco dedicando alla Capitale dei trulli un verso celebre di una loro canzone: «Vento del Sud accarezzaci, col tuo respiro profondo».

A passeggio nella zona Monti è stato avvistato anche Giancarlo Magalli. Il celebre conduttore e autore televisivo ha fatto shopping nei negozi di souvenir e si è complimentato con Orazio Annese, titolare di uno di essi.

Tre giorni fa il ristoratore Davide Girolamo ha ospitato a pranzo Simone Barone, ex centrocampista della Nazionale. Un altro campione del mondo, dopo Pippo Inzaghi, che, proprio la sera precedente, aveva gustato una crepes ad Alberobello. I due non si sono incrociati nemmeno questa volta, a 14 anni di distanza da quello che è passato alla storia come il più famoso «non gol» di sempre. Erano i Mondiali di Germania e dì lì a poco il cielo sarebbe diventato azzurro sopra Berlino, ma il 22 giugno 2006, durante la partita con la Repubblica Ceca, Inzaghi preferì rischiare e fare tutto da solo piuttosto che passare il pallone a Barone liberissimo a pochi metri.

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