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Russia, Putin appare in video dopo il tentativo di colpo di Stato

 
Redazione online

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Russia, Putin appare in video dopo il tentativo di colpo di Stato

«Lo sviluppo e la modernizzazione dell'industria è la nostra priorità assoluta»

Lunedì 26 Giugno 2023, 13:28

Il presidente russo Vladimir Putin appare nel primo discorso video dopo il tentativo di colpo di stato da parte di Wagner.

 "Lo sviluppo e la modernizzazione dell'industria è la nostra priorità assoluta", ha detto in un discorso ai partecipanti e agli ospiti dell'XI International Youth Industrial Forum "Ingegneri del futuro - 2023".

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha visitato le truppe in Ucraina, ha riferito l'agenzia di stampa russa Ria citata dal Guardian: è la sua prima apparizione pubblica dall'ammutinamento di Wagner nel fine settimana.

 
Shoigu non ha commentato la ribellione, durante la quale il capo di Wagner Prigozhin aveva chiesto al ministro della Difesa di incontrarlo a Rostov prima di sospendere l'ammutinamento, mentre la Afp segnala inoltre che il titolare della Difesa russa in questa circostanza è comparso anche in tv per la prima volta dalla ribellione della brigata Wagner poi rientrata.

Ma alcuni importanti blogger militari russi su Telegram, tra cui il canale Rybar, hanno suggerito che il ministro della Difesa Sergei Shoigu è stato in visita nella regione di Belgorod al confine con l'Ucraina venerdì, e che le immagini e il video rilasciati oggi dal ministero della Difesa russo potrebbero risalire a quel viaggio, avvenuto prima dell'ammutinamento di Wagner. Lo riporta il Guardian, ma non ci sono altre conferme.

Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha sottolineato in un incontro di governo l'importanza in questo momento di garantire la sovranità della Russia e la sicurezza dei suoi cittadini dopo l'ammutinamento del leader della Wagner Prigozhin. "La cosa principale in queste condizioni è garantire la sovranità e l'indipendenza del nostro Paese, la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini. A tal fine, il consolidamento dell'intera società è particolarmente importante. Dobbiamo agire insieme, come un'unica squadra, e mantenere l'unità di tutte le forze, stringendoci attorno al Presidente", ha affermato come riporta Tass.

"Il mostro creato da Vladimir Putin con la guerra in Ucraina sta agendo contro il suo creatore". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio a Lussemburgo. "Questo è il momento di sostenere Kiev più di ogni altro momento ed è un bene che l'Epf sia rimpinguato con altri 3,5 miliardi. La guerra sta incrinando la forza militare russa e sta mettendo in crisi il governo: ora una potenza nucleare come la Russia potrebbe affrontare un periodo d'instabilità e dobbiamo prendere in considerazione questo scenario", ha aggiunto.

Intanto il procedimento penale con l'accusa di ribellione armata a carico del leader della Wagner Yevgeny Prigozhin non è terminato e continua ad essere indagato dal dipartimento investigativo dell'Fsb russo. Lo riporta il quotidiano russo Kommersant smentendo quanto riportato ieri da alcuni media e canali Telegram per i quali l'ufficio del procuratore generale aveva chiuso il procedimento penale nei confronti di Prigozhin. Una fonte di Kommersant nell'agenzia di vigilanza ha affermato che la decisione di avviare un procedimento penale non è stata ancora annullata e che le indagini sulla ribellione sono in corso.

 
 Intanto, l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) sostiene che l'ammutinamento di Prigozhin sarà pure fallito, ma il Cremlino si trova ora ad affrontare una situazione "profondamente instabile". Nel frattempo in un'intervista a Rossiya 1 registrata il 21 giugno scorso e di cui riferisce oggi la Tass, Vladimir Putin afferma che la sua priorità è l'attenzione all'operazione militare speciale in Ucraina. "Così comincio la mia giornata e così la finisco", afferma il presidente russo.

 
Il Cremlino non perseguirà le milizie ribelli e il loro leader Yevgeny Prigozhin andrà in Bielorussia. Dopo aver lanciato la sua sfida direttamente al presidente russo, il capo della milizia aveva annunciato la marcia indietro 'per evitare un bagno di sangue russo'. Nella mattinata di ieri il presidente russo Vladimir Putin aveva definito l'azione dei miliziani 'una pugnalata alle spalle portata da traditori'.A meno di 24 ore dalla ritirata a 200 km da Mosca, Yevgeny Prigozhin sembra intanto scomparso nel nulla, o comunque resta in silenzio. Il leader dei miliziani della Wagner aveva accettato ieri di lasciare la Russia e di andare, al momento, in Bielorussia, insieme ai suoi uomini, in un accordo mediato da Minsk. Tuttavia, dove si trovi in questo momento non è chiaro. Le ultime informazioni sono di ieri sera, con un video di Prigozhin che lasciava il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don dopo aver accettato di trasferirsi in Bielorussia.In base all'accordo, le accuse penali contro Prigozhin saranno ritirate, ma rimangono molte domande sui dettagli. Per quanto riguarda i combattenti della Wagner, il portavoce del Cremlino Peskov ha detto che non dovranno affrontare azioni legali per aver preso parte alla marcia verso Mosca, dicendo che il Cremlino ha "sempre rispettato le loro azioni eroiche" in prima linea in Ucraina. Ma, secondo gli esperti, come per l'accordo, rimangono molte domande sul destino dei miliziani dopo la loro rivolta di breve durata.

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