PISTICCI - Sotto il ponte del Basento nel territorio di Pisticci scalo direzione Matera, l’acqua del fiume è chiara; ma più a valle, dopo gli scarichi dell’impianto industriale di Tecnoparco, diventa marrone tendente al nero. Un fatto denunciato nei giorni scorsi dal consigliere comunale pisticcese Vito Di Trani, ex sindaco e storico conoscitore di tutto ciò che gravita sulle attività industriali della Valbasento. Una segnalazione che ha indotto l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Albano, a denunciare formalmente i fatti all’autorità giudiziaria chiedendo che si proceda con un’indagine accurata, «per verificare la veridicità e fondatezza di quanto segnalato e la sussistenza di eventuali reati. Il tutto a tutela del contesto ambientale e della salute dei cittadini - fanno sapere dal Municipio -. L’Amministrazione comunale si riserva sin d’ora di mettere in campo ogni ulteriore azione o iniziativa necessaria a tutelare gli interessi della comunità».
L’anomalia era stata riscontrata da Di Trani nei primi giorni di luglio, e poi documentata quotidianamente con immagini. «L’acqua concessa dal Consorzio di bonifica della Regione Basilicata in esclusiva a Tecnoparco - rimarca Di Trani - con una condotta realizzata ad hoc, dovrebbe servire a chiarificare gli scarichi, abbattendo la concentrazione degli inquinanti con l’effetto diluizione, ma questo evidentemente non basta, come dimostra la situazione aggiornata a ieri». Poi rincara la dose: «Chi ha autorizzato il Consorzio unico di bonifica, ente pubblico con un ruolo strategico nel garantire la disponibilità della risorsa idrica, a realizzare le condotte per cedere acqua a Tecnoparco, di proprietà in parte anche della Regione Basilicata? - si chiede Di Trani - Eppure mentre i comizi che portano acqua nei campi del Pisticcese restano inesorabilmente chiusi per la crisi idrica, l’acqua a Tecnoparco non manca mai: il comizio 23 che arriva in azienda è sempre aperto, con un’erogazione h24. Chi del Consorzio permette di approvvigionare acqua a Tecnoparco sottraendola agli agricoltori? Sono stanco di ripetere da anni le stesse cose, di parlare di incidenza tumorale elevata nella Valbasento (Di Trani è un medico con decenni di servizio, ndr) e interpretare il ruolo di don Chisciotte».
Nella veste di sindaco, Di Trani aveva chiesto negli anni passati l’installazione di contatori in entrata/uscita da Tecnoparco, per monitorare i flussi convergenti sull’impianto e la corrispondenza con quelli in uscita, a suo avviso copiosamente maggiori. «Nessuno ha mai voluto installare i contatori, ma si vede a occhio che il Basento in arrivo all’impianto è quasi in secca, ma diventa un fiume all’uscita - insiste Di Trani -. Allora se non c’è nulla di anomalo in tutto questo, perché non fare tutto alla luce del sole installando e mettendo in funzione i contatori? Come mai prima di Pisticci il Basento è un rivolo e dopo la portata aumenta? Un’azienda sana non ha niente da temere - conclude il consigliere comunale - Si dia seguito ai vari verbali di riunioni tenute anche in Regione e si tuteli la salute pubblica».