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Il sogno è Grottole, non la California: «Qui vivo bene e riscopro la natura»

Alba Gallo

Da San Francisco al piccolo paese lucano, l’americano Dan Kidson racconta la sua vita in Basilicata

GROTTOLE - «Chi sono? Un padre di 59 anni e di tre figlie adulte». Che da San Francisco, 18 mesi fa, ha scelto di vivere a Grottole. Ma Dan Kidson è soprattutto un viaggiatore… «and he rides, and he rides», per dirla alla Iggy Pop.

Nato nella San Francisco degli anni Sessanta, trascorre in California gran parte della sua vita. Qui frequenta il college, qui avvia la sua prima attività, è qui che diventa manager di 1000 persone.

«Finché, dopo 25 anni, ho avuto l’opportunità di andare in pensione, di congedarmi da quel lavoro. Amo viaggiare e conoscere culture diverse e sebbene gli Stati Uniti siano un “crogiolo” di culture, sono sempre stato affascinato dalle origini di queste culture che hanno contribuito a costruire gli Stati Uniti. Da qui la mia passione per l’Italia, come per la maggior parte degli americani».

Così 5 anni fa Dan lascia il suo lavoro americano ed inizia a viaggiare per il mondo, in cerca del suo «posto nel mondo», «per scoprire dove voleva vivere». Pianifica quindi un viaggio in Portogallo, salvo poi andare a vivere in Vietnam, per un anno: «Cosa che ho adorato. Tuttavia, sentendo di non aver nemmeno esplorato il mio obiettivo originale (il Portogallo), ho deciso di fare un viaggio in macchina, percorrendo tutta la penisola iberica per individuare dove volevo vivere».

Ma il Portogallo non era quello che Dan aveva lasciato nei suoi ricordi di 20 anni prima: «Sono rimasto deluso ed è da qui che ho pianificato il mio viaggio verso l'Italia».

E da quanto tempo sei qui?

«Viaggio da circa 5 anni, ma mi sono effettivamente trasferito 18 mesi fa». E Grottole - da due anni a questa parte - è la città che Dan ha scelto per “mettere radici", comprando la sua casa lucana: «Grottole mi ha dato quel che stavo cercando: un posto dove vivere una vita appagante, in un ambiente bellissimo; un luogo in cui imparare dalla generazione più anziana ciò che ho ammirato da lontano per tutta la mia vita. Una cultura in cui è parte di una vita meravigliosa produrre il proprio vino, coltivare ortaggi e condividere uno straordinario senso di comunità… nel Sud Italia. Le persone qui sono così calde e accoglienti».

Ma sei tra quelli che hanno comprato casa ad 1 euro?

«No e non credo che la strategia sia saggia per tanti motivi. Queste case richiedono un investimento sostanziale per essere migliorate, mentre puoi acquistarne una già ristrutturata a molto meno. Inoltre, in tal modo, si ha la possibilità di scegliere dove vivere, a differenza di dove si trovano le case da 1 euro. Quindi ho pagato molto di più di quanto previsto perché ho trovato una casa fantastica. Era di proprietà della Chiesa, che l’ha utilizzata per molti anni come scuola domenicale. E alcune persone del posto, sulla settantina, sono venute a trovarmi, raccontandomi - con grande trasporto - di averla frequentata, quella scuola domenicale. Recentemente inoltre ho saputo che è appartenuta originariamente ad un dottore, che aveva sposato una grottolese di famiglia importante».

Lavori a Grottole/da Grottole?

«Sono in Italia con un “visto di residenza elettiva”, rinnovato ogni anno per cinque anni. Successivamente avrò un visto di residenza che non necessiterà di essere rinnovato.

Ma questo non mi permette di avere un “lavoro”. Possiedo però un Airbnb nella regione vinicola della California, da cui deriva il mio reddito. Il mio “lavoro” qui a Grottole, invece, consiste nel coltivare l’orto, nell’aiutare la gente del posto; nel mantenermi in salute mediante l'esercizio fisico. Ho anche contribuito alla vendemmia e alla produzione del vino, cosa che mi piace moltissimo».

Come sei “arrivato” a Grottole, Dan, da quanto tempo ci vivi e… quanto pensi di trattenerti?

«Ho saputo di Grottole da un concorso organizzato da Airbnb e da un'organizzazione chiamata Wonder Grottole, quindi l’ho inserita nella mia mappa dei luoghi da visitare in Italia e me ne sono innamorato. Sembrava un piccolo villaggio di campagna, catturato nel tempo. E lo adoro per questo. Ho intenzione di restarci, non ho intenzione di ripartire».

Come trascorrono lì le tue giornate?

«Tre giorni a settimana mi alleno per 2 ore al giorno nella palestra locale, coltivo un orto fuori città, mi offro anche volontario per aiutare a insegnare l'inglese».

Pregi e difetti squisitamente lucani?

«I punti di forza sono i meravigliosi modi premurosi: qui ti invitano e ti trattano come un amico, anche se sei straniero. Durante il mio primo viaggio, ero in una città vicina e mi sono presentato in un ristorante che volevo assolutamente provare. Ero da solo. Guardandomi intorno all'ingresso, due persone più giovani hanno notato la mia confusione e hanno chiesto se potevano aiutarmi (aspettavano di sedersi). Ho detto loro che cercavo un tavolo “per uno”. Sono andati a chiedere e mi hanno detto: “Sono al completo, ma la nostra famiglia vuole che tu ti unisca a noi". Questa è la bellezza del Sud Italia, della Basilicata.

Per quanto riguarda i punti deboli… non posso dirli: sono ottimista e mi piace stare qui».

Parli di «tavolo per uno», Dan: dalla California e con tre figlie sei qui «solo»?

«Beh, ho tanto viaggiato per scoprire dove volevo vivere da solo. Adesso però vivo a Grottole con la mia ragazza. Interessante la questione della famiglia: vedo che in Italia le famiglie si sforzano di stare insieme: negli Stati Uniti i bambini sono invece incoraggiati a seguire la propria strada. I miei figli stanno facendo questo: vivono da soli e perseguono la propria carriera».

Quante e quali parole italiane hai imparato finora?

«Sono orribile nell'imparare le lingue straniere! A volte sembra che più ci provo, più diventa tutto difficile. Adoro imparare piccole parole qua e là».

Cibo tipico preferito di Grottole/Basilicata?

«Oooohhhhh… in realtà sono attratto dal ciclo del fresco e da quanto determina ciò che mangiamo. Della Basilicata adoro questo: mangiare fresco, mangiare locale. E andare ad ogni mercato per vedere cosa c'è di fresco o di cucinato.

Amo: i miei pomodori secchi sott'olio (fatti in casa), la mia marmellata di fichi (fatta in casa), i peperoni cruschi, il pesto con la pasta fatta in casa, le cozze della mia pescheria locale; andare in macelleria e chiedere cosa consigliano».

Spazio libero (dimmi quello che vuoi)...

«È bella la vita qui, molto diversa dagli Stati Uniti. Adoro Grottole per il modo in cui giovani e vecchi convivono magnificamente; per la famiglia che si riunisce spesso a tavola (almeno la domenica); per quanto ci si concentra sulla famiglia e non solo sul lavoro, lavoro, lavoro. Mi sento fortunato ad essere qui».

Dan «is a passenger: he sees the city asleep at night, he sees the stars are out tonight”.

Dan è un viaggiatore (“and he rides, and he rides”). E ancora sotto cieli italiani, stanotte, vedrà la sua città dormire, le stelle spuntare.

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