MATERA - «Il reparto di malattie Infettive dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera è ormai in via di smantellamento. Al momento ci sono 3 medici in servizio (due infettivologhe e un’internista). Entro fine mese ne resterà solo una. Con organici così risicati diventerà difficile assicurare il servizio di pronta disponibilità notturna in regime di reperibilità. Attualmente essendo solo due le infettivologhe ne assicurano 15 a testa, ben oltre il limite di 10 a testa, previsto dal contratto Contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza medica». Lo sostiene Massimo Cristallo, segretario generale della Fp Cgil «Qualche giorno fa, proprio durante una reperibilità notturna - prosegue Cristallo - un ragazzo di 22 anni - affetto da meningite meningococcica - è stato preso in carico e salvato. La situazione è però cosi drammatica oramai che risulta difficile assicurare le ferie estive e un qualsiasi riposo dovuto, dato che già in caso di assenza dei dirigenti medici la carenza viene colmata da medici di guardia medica, non specializzati.
Da sottolineare che gli ambulatori di malattie infettive sono chiusi dal periodo Covid e che, pertanto, anche i pazienti hiv sarebbero senza assistenza. La Fp Cgil di Matera non può tollerare il collasso della sanità pubblica regionale ed in particolare di quella materana. Ormai il disegno è chiaro. Formalmente non vi sono atti che decretano la chiusura dell’Ospedale di Matera, ma nella sostanza l’obiettivo è questo; poiché la medesima carenza è presente in Geriatria (un solo medico e il direttore, prossimo alla pensione), in radiologia (in 3 oltre il direttore) ed anche in altri reparti (ematologia, anatomia patologica, ecc.). Situazione simile anche presso il Centro di Salute Mentale, dove le prenotazioni cup sono state ridotte a due volte a settimana e per coprire i turni di reperibilità e quelli del normale orario di lavoro si sta ricorrendo alle prestazioni aggiuntive. I materani non sono più curati. Il presidente della Regione Basilicata - conclude Cristallo - non può più tergiversare, i problemi sono urgenti e devono essere affrontati subito».
Ansb su ospedale di Stigliano Intanto l’Associazione Nuova Sanità e Benessere (ANSB) ha chiesto alla direttrice generale dell’Asm Sabrina Pulvirenti e al dirigente dell’Unità Operativa Complessa - Provveditorato - Economato Ufficio Gare ASM Basilicata l’accesso agli atti relativo al procedimento esecuzione lavori presso il Punto di Primo Intervento e Punto Territoriale di Soccorso annessi all’Ospedale Distrettuale di Stigliano. L’Ansb ha chiesto al Comandante dei Carabinieri NAS di Potenza «di voler disporre con urgenza accertamenti tesi a verificare l’eventuale mancata osservanza di prescrizioni, se disposte, emanate a seguito delle verifiche effettuate presso le anzidette strutture e di adottare conseguenti provvedimenti e segnalazioni come per legge».