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Mafia, sequestrati beni a capoclan lucano: case, mezzi e contanti

 
Redazione online

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Estorsione, Gdf di Taranto arresta ex consigliere e ex assessore

Colpo al clan Schettino. È emerso che a fronte di redditi di modesta entità, l’intero nucleo familiare aveva accumulato beni e disponibilità sproporzionate e ingiustificabili

Venerdì 22 Gennaio 2021, 11:05

Beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, a Policoro e a Scanzano Jonico (Matera), riconducibili a Gerardo Schettino, «elemento apicale" di un clan operante nella zona jonica lucana, sono stati sequestrati oggi dalla Guardia di Finanza. Il sequestro è stato disposto con un decreto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Potenza, su richiesta del Procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano, Francesco Curcio.
Sono stati sequestrati dieci fra fabbricati e terreni, quattro rapporti bancari e postali, denaro contante e quattro fra auto e motocicli. Durante le indagini, la Guardia di Finanza ha svolto accertamenti a carico sia di Schettino sia dei suoi familiari: è emerso che, «a fronte di redditi di modesta entità (ritenuti insufficienti a soddisfare in pieno le primarie esigenze), l’intero nucleo familiare aveva accumulato beni e disponibilità sproporzionate e ingiustificabili». Il clan Schettino - secondo quanto è emerso in ordinanze di custodia cautelare che lo hanno colpito dal 2018 al 2020, nell’ambito di inchieste della Dda di Potenza - è «dedito al racket delle estorsioni e allo spaccio di stupefacenti».

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