Nonostante un ammonimento del Questore, un 40enne di Lecce, per nove mesi, ha continuato a molestare la sua ex moglie, il nuovo compagno, facendo scenate in presenza dei figli minori. Un comportamento andato avanti per tanto tempo (la donna ha denunciato di essere stata denigrata, infamata) fino a quando non è scattata la denuncia culminata con la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal gip del tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Maria Rosaria MICUCCI .
Nel mirino del provvedimento, eseguito dalla Polizia di Lecce, è finito un uomo che, dopo la separazione dalla moglie, sua coetanea, aveva iniziato a molestarla e a pedinarla, appostandosi sotto la sua abitazione e commettendo atti persecutori anche nei suoi confronti, il nuovo compagno della donna. Quest’ultimo sei mesi fa aveva anche ottenuto un provvedimento di ammonimento, emesso dal Questore di Lecce, che non ha sortito alcun effetto, in quanto l’indagato ha continuato imperterrito a minacciarlo e ad offenderlo con messaggi, molestando anche i suoi parenti più stretti.
Tali condotte, andate avanti per nove mesi, hanno ingenerato nella donna e nel suo compagno uno stato di ansia, tale da far modificare le loro abitudini di vita. Il provvedimento cautelare notificatogli manterrà l’indagato lontano dalle due parti offese e dai loro familiari, dalle loro abitazioni e dalle loro rispettive sedi lavorative; l’indagato ha inoltre l’obbligo di non comunicare con nessun mezzo con le persone offese.
