Il Salento continua a fare i conti con l’autolesionismo di alcuni dei suoi incivili residenti che ne distruggono ambiente e immagine. Sono tre, distanti 20 metri l’una dall’altra, le discariche abusive scoperte dagli uomini dell’associazione Federcaccia in zona Lizza, a Lecce. Tre grandi cumuli di rifiuti, probabilmente scaricati dalla stessa mano, dove si vede di tutto: decine di pedane pallet, scatole di polistirolo, pezzi di guaina, scarti di materiale da cantiere, secchi di plastica, pezzi di un vecchio divano, scatole di cartone, gli immancabili pneumatici, grandi teli ormai logori, materiale rigido di colore azzurro, mattoni, e poi ancora, in un terzo video girato in attesa dell’arrivo dei carabinieri forestali, si vedono altre pedane in plastica, sedie, persino un aspirapolvere, un secchio blu, altra guaina isolante e ancora materiale di scarto arrugginito.
L’area dove sono state individuate le tre discariche si trova a due chilometri da Borgo Piave, che già dal primo investimento pubblico nel 2019 avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello della città capoluogo, punto di passaggio turistico tra Lecce e la marina di Frigole, il centro e il mare Adriatico.
«È giusto ricordare a noi cacciatori che i bossoli vanno raccolti - le parole del presidente di Federcaccia Giuseppe Del Cuore - Ma chi ha etica venatoria è soprattutto un paladino dell’ambiente. Siamo noi la gran parte delle volte a segnalare queste indecenze. Forse gli attacchi eccessivi per un bossolo logoro e vecchio ritrovato nel parco di Ugento dovrebbero essere rivolti verso chi ancora scarica nelle nostre campagne invece di contattare le ditte specializzate allo smaltimento».
















