Sabato 18 Ottobre 2025 | 23:12

Asl Lecce, ecco 36 infermieri per le urgenze non gravi

Asl Lecce, ecco 36 infermieri per le urgenze non gravi

 
Maddalena Mongiò

Reporter:

Maddalena Mongiò

Asl Lecce, ecco 36 infermieri per le urgenze non gravi

Lavoreranno nella nuova centrale che gestirà i codici bianchi e verdi. Il numero Asl attiva il 116 e 117per alleggerire il 118 e i Pronto soccorso

Sabato 18 Ottobre 2025, 14:21

Emergenza, ma non troppo: Asl Lecce mette in campo il «Numero europeo armonizzato» 116 117 per chi ha bisogno di una risposta rapida, ma non presenta sintomi gravi tali da richiedere l’intervento del 118. E per attivare il servizio assume 36 infermieri, al momento per un anno, ma è prevista anche la figura dello psicologo, dell’assistente sociale, del comunicatore postale, del tecnico informatico, degli amministrativi. Una centrale operativa a uso e consumo di quei casi classificati come codice bianco o verde che oggi appesantiscono il lavoro del 118. Una innovazione che dovrebbe alleggerire anche i pronto soccorso e dare risposte rapide ai cittadini che ora fanno attese lunghe.

Marcello Antonazzo, dirigente delle professioni sanitarie di Asl Lecce, spiega la genesi del nuovo servizio: «Tutto nasce dal Decreto ministeriale 76 del 2022, che prevede la riforma del territorio in seguito ai fondi della Missione 6 del Pnrr, interamente dedicata alla salute. Il decreto ha previsto gli ospedali di comunità, gli infermieri di comunità, le Usca, le case della comunità, le Cot, centrali operative del territorio, e anche queste centrali operative chiamate NEA 116 117. In primavera la Regione Puglia ha approvato la registrazione di questo numero e l’istituzione delle centrali operative. In Puglia ce ne saranno tre: una nella Capitanata, una a Bari e una a Lecce che sarà punto di riferimento anche per Taranto e Brindisi». La centrale NEA sarà operativa, almeno inizialmente, nei locali attigui al 118 del “Vito Fazzi” di Lecce.

Antonazzo sottolinea: «Sicuramente darà risposte a tutte quelle prestazioni che la popolazione chiede in termini di servizi non urgenti, territoriali e a bassa intensità. Comunque, se un cittadino chiamerà questa centrale, ma necessita di un’assistenza di urgenza, dal 116 117 la chiamata sarà dirottata al 118. Quindi la centrale NEA faciliterà la gestione della chiamata verso il giusto servizio. In pratica chi opera in questa centrale operativa indirizza il paziente che, a volte, chiama anche per consigli medici non urgenti, o per avere informazioni su dove possono essere eseguite le prestazioni, piuttosto che sulle modalità di accesso alle prestazioni erogate dal medico di medicina generale».

La spesa mensile prevista per l’assunzione dei 36 infermieri è di 74.297,52 euro. Nella delibera che autorizza l’assunzione viene anche sottolineato che occorre procedere urgentemente al reclutamento.

La centrale NEA, un servizio telefonico gratuito attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è l’ultima novità dopo l’attivazione del numero unico 112 attivo a Campi Salentina. Si vedrà l’impatto che potrà avere in termini di filtro per il 118 non essendo, la centrale, ancora operativa. Certo è che il 112 ha prodotto sicuri benefici al 118, in termini di chiamate filtrate: in un anno 40mila telefonate sono state evase dal 112 senza interpellare il 118. Spesso sono gli anziani a chiamare il 112, anche solo per sapere se lo studio del medico di famiglia (o la farmacia di turno) è aperto. «Tutte risposte date dal 112 - conclude Antonazzo - l’urgenza vera poi viene filtrata e trasferita alla centrale operativa 118 alleggerendola di circa 40mila telefonate di casi non urgenti che sovraccaricavano fino a un annetto fa tutte le linee del 118, che ora risponde solo a chi ha davvero bisogno di un servizio di emergenza urgenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)