Martedì 30 Settembre 2025 | 19:10

«Israel colony in Salento», pubblicità in ebraico per investire in Salento: minacce a imprenditrice israeliana

 
Redazione online

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«Israel colony in Salento», pubblicità in ebraico di investire in Salento: minacce a imprenditrice israeliana

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Orit Sara Lev, 54enne residente a Lecce, denuncia: «odio antisemita su di me e i miei collaboratori». Il legale: la frase «"Israeli Colony in Salento" è stata male interpretata»

Martedì 30 Settembre 2025, 17:18

17:29

Un’ondata di «odio antisemita» sui social, «con una escalation di minacce», anche di morte, viene denunciata dalla imprenditrice israeliana Orit Sara Lev, 54enne residente a Lecce, in seguito - spiega il suo legale Carlo Gervasi - «alla errata interpretazione di un post in cui pubblicizzava in ebraico la possibilità di investire in Salento». «Traducendo letteralmente dall’ebraico in inglese la frase «Israeli Colony in Salento», spiega l’avvocato, «è stata male interpretata la parola colony, ovvero colonia, con un’accezione negativa legata al dominio coloniale inglese, ma in realtà si trattava di un invito a investire aprendo attività commerciali, alberghi e ristoranti in una terra accogliente».

Il post dell’imprenditrice alcuni giorni fa era stato pubblicato sulle pagine social e i blog dell’agenzia, con varie foto che la ritraevano a Lecce e in altre località del Salento. L'imprenditrice, che con la società immobiliare Coral 37 si occupa di intermediazione, ha deciso quindi di portare il caso in Tribunale a Lecce, segnalando anche una serie di articoli di stampa che avrebbero male interpretato il messaggio dando adito all’equivoco.

«Un’ondata di antisemitismo - afferma la donna nella denuncia - che ha generato un’escalation di minacce dirette alla mia sicurezza fisica. La padrona della casa dove abito ha persino manifestato dubbi nel continuare ad affittarmi l’appartamento, temendo di essere percepita come sostenitrice del mio presunto progetto coloniale. E sono stati minacciati anche i miei collaboratori che dopo pressioni hanno interrotto ogni rapporto, persino clienti e potenziali acquirenti con i quali ero in trattative, sono spariti da un giorno all’altro spaventati dai commenti diffamatori e ostili letti on line. Oggi a causa di quello che sta accadendo la mia attività professionale è sospesa, con gravi ripercussioni economiche».

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