Giovedì 18 Settembre 2025 | 12:33

Appalti e favori a Lecce, sequestro annullato a Rapanà: «È estraneo alla truffa per i fondi al resort Rivabella»

 
redazione primo piano

Reporter:

redazione primo piano

Lecce, sequestro annullato a Rapanà: «È estraneo alla truffa per i fondi al resort Rivabella»

Le motivazioni della decisione del tribunale del Riesame sul ricorso presentato dal commercialista: non avrebbe avuto ruolo nei documenti con i quali Puglia Sviluppo ha erogato 3,1 milioni di euro alla società di Barone e Congedo

Giovedì 18 Settembre 2025, 10:58

Il commercialista Giovanni Rapanà non ha avuto alcun ruolo nella predisposizione dei documenti che hanno portato l’agenzia regionale Puglia Sviluppo ad erogare 3,1 milioni di euro alla società Rivabella degli imprenditori Alfredo Barone e Marino Congedo, i due costruttori salentini al centro dell’indagine della Procura di Lecce sull’ex assessore Alessandro Delli Noci. È per questo che ad agosto il Riesame aveva annullato il sequestro di beni per circa 400mila euro disposto nei confronti del 64enne: Rapanà - scrivono i giudici nelle motivazioni - è infatti intervenuto in una fase successiva dell’operazione, quando la società aveva già incassato l’anticipazione con modalità che l’accusa ritiene truffaldine.

L’inchiesta dei pm Alessandro Prontera e Massimiliano Carducci ritiene che Barone e Congedo abbiano beneficiato dell’aiuto di Delli Noci in cambio di contributi elettorali e favori. Ai due sono contestate anche una serie di ipotesi di truffa aggravata, come nel caso dei contributi pubblici destinati alla realizzazione del resort di Gallipoli senza che la società ne avesse i requisiti.

Il Riesame ad agosto ha accolto i ricorsi contro tre sequestri, confermandone altri due. Per quello che riguarda Rapanà (difeso dall’avvocato Amilcare Tana), i giudici hanno rilevato la mancanza del fumus osservando che il commercialista di Lecce è stato destinatario di un incarico professionale (per interposta persona) a settembre 2020, due mesi dopo l’erogazione dell’anticipo a Rivabella: doveva occuparsi di predisporre gli atti relativi al subentro di una diversa società (Sap Contract) come socio di maggioranza della Rivabella.

«Il suddetto subentro societario - è scritto in motivazione - è avvenuto, con la partecipazione di Rapanà quale consulente, in epoca certamente successiva al depauperamento dell’ente pubblico, costituito dall’erogazione della prima tranche di finanziamento (...). Ciò dunque costituirebbe uno di quegli ulteriori e diversi artifici (...) necessari al fine di trarre nuovamente in errore l’ente pubblico in ordine al possesso dei presupposti previsti dal bando utili per l’erogazione delle successive tranches».

Oltre ai tre arresti, poi via via revocati o attenuati, a inizio luglio il gip di Lecce aveva disposto l’interdizione per Rapanà, Ilaria Santoro (segretaria di Barone), Michele Barba e Corrado Congedo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)