Dopo il flop della “moltiplicazione dei passeggeri” prevista 25 anni fa, il Comitato referendario per il “no” al filobus lancia un nuovo allarme sulle cifre troppo ottimistiche su cui si basa il nuovo progetto di potenziamento della filovia. «Venticinque anni fa, quando l’amministrazione Poli decise di portare il filobus a Lecce, si dichiarò e fu messo nero su bianco nel progetto trasmesso al Ministero che i passeggeri giornalieri trasportati sulle nuove linee sarebbero stati 13mila al giorno! - scrivono i promotori del referendum - Una previsione del tutto irrealistica all’epoca ma che servì per ottenere il finanziamento richiesto di 13 milioni di euro da Roma, 3 milioni da Bari e accendere un mutuo comunale di 6 milioni di euro circa». Oggi su quelle linee viaggiano, secondo i dati ufficiali della Sgm, 3.687 passeggeri al giorno: cifre che certificano un flop rispetto alle previsioni ottimistiche che erano state messe in campo. «Pensate a quale autoinganno ricorsero pur di realizzare quel progetto voluto ad ogni costo», riflettono i responsabili del Comitato. Anche questa volta le stime risultano piuttosto “generose”. Il potenziamento del filobus, con i 118 milioni di finanziamento richiesto al Ministero delle infrastrutture, punta su un’impennata costante dei passeggeri che usufruiranno del sistema del trasporto pubblico.
«E qui le sorprese, come sempre, non mancano - scrivono i promotori - Nei documenti inviati questa volta viene dichiarato che i passeggeri giornalieri che saliranno sul filobus passeranno dagli attuali 3.687 a 18.437 e che i passeggeri annui, oggi pari a 921.752, diverranno 5.858.908. Ora pensate ad un qualunque manager del trasporto pubblico locale che possa promettere un aumento dei passeggeri del 535% e pretendere di essere creduto. La lezione di venticinque anni fa non è servita a niente. Non è sempre vero che sbagliando s’impara. Evidentemente qui a Lecce sono certi che a Roma i tecnici del Ministero siano creduloni, ingenui o incompetenti. O, magari, gli stessi di venticinque anni fa. Avete letto bene: + 535%. Sarà un refuso?».
I tecnici hanno convinto la maggioranza Poli Bortone che l’utilizzo del mezzo pubblico crescerà a livello esponenziale anche per i nuovi parcheggi di interscambio (al Foro Boario, all’ingresso della città venendo da Maglie e due altri parcheggi sulla strada di Monteroni). L’idea è quella di cambiare il sistema di mobilità. Il finanziamento del Ministero servirà anche a rinnovare la flotta: saranno acquistati 27 autobus in più.
La maggioranza Poli smentisce la notizia degli oltre 500 parcheggi a pagamento in meno, perché saranno solo eliminate le strisce blu dal centro storico per 400 posteggi. In via Cavallotti, però, ci saranno 100 parcheggi in meno, secondo i piani dei tecnici. L’amministrazione Poli punta sul filobus con metodo di ricarica in movimento (Ifc) a cui l’associazione mondiale del trasporto pubblico (Uitp) dedica un dossier specifico. Il documento Uitp spiega che i filobus Imc sono autobus elettrici che possono caricarsi dinamicamente tramite una rete di contatto aerea e possono funzionare a batterie fino alla metà del loro percorso. Si tratta di mezzi che hanno batterie di dimensioni e peso minimi, con grande autonomia giornaliera. Ma per il comitato per il “no” al filobus sono dispendiosi, invasivi e non avranno i passeggeri che erano stati promessi già più di un ventennio fa.