Martedì, nel ritiro del Lecce, è stato gradito ospite Leonardo Semplici, tecnico di lungo corso, con esperienze sulle panchine di Pisa, Spal, Cagliari, Spezia e Sampdoria. «Sono in giro per aggiornamento ed ero reduce dalla visita fatta al Parma. Così ho approfittato del fatto che la squadra salentina fosse arrivata da poco a Bressanone per passare a salutare Eusebio (Di Francesco ndr) - spiega il trainer fiorentino -. Da calciatori, siamo stati compagni di squadra ai tempi della Primavera dell’Empoli e tra di noi c’è sempre stato un ottimo rapporto. In seguito, intrapresa la carriera di allenatori, ci siamo trovati di fronte da avversari. Abbiamo fatto una chiacchierata ed ho assistito ad una parte della seduta di lavoro. In seno al club giallorosso conosco bene anche il responsabile dell’area tecnica Corvino, che ho avuto quale “direttore” nella Fiorentina».
Chiediamo a Semplici che clima abbia trovato in casa Lecce: «Ho notato che c’è orgoglio e tanta voglia di fare bene e di lavorare sodo per riuscirci. Del resto, gli obiettivi della società salentina sono noti e quindi c’è la consapevolezza che ci sarà da battagliare sino in fondo per meritare la salvezza. Penso che ci siano i presupposti per inseguirla con buone probabilità di successo, in quanto il sodalizio giallorosso dispone già di una base di partenza di livello».
Il mercato è ancora lungo e pertanto ogni giudizio sugli organici dei diversi club va rimandato a fine agosto: «Non so in che percentuale muterà, da qui alla chiusura della campagna acquisti, la rosa del Lecce. La cosa certa è che bisogna aspettarsi il solito campionato diviso in tre fasce, tra le compagini che lotteranno per scudetto e zona coppe europee, i team che sgomiteranno a metà classifica e le cinque-sei formazioni che tenteranno di conservare la categoria. I salentini hanno due punti fermi di rilievo nella struttura societaria, che persegue una politica ben precisa, con un occhio al bilancio ed un altro al risultato sportivo, e nel responsabile dell’area tecnica Corvino, che ha ampiamente dimostrato, nel corso della propria carriera, di essere abilissimo ad allestire delle squadre in grado di raggiungere il traguardo prefissato anche quando le risorse economiche a disposizione sono limitate».
Facciamo presente che non sono molte le società che avrebbero puntato su un tecnico, Eusebio Di Francesco, reduce da due retrocessioni di fila: «I risultati sono la conseguenza di numerosi fattori. Ciò che bisogna valutare è il lavoro svolto da un allenatore ed in quest’ottica, il trainer del Lecce ha sempre dato una identità ben precisa alle sue compagini, mettendole spesso nelle condizioni di esprimere un gioco di buon livello. Sotto questo profilo, anche a Frosinone ed a Venezia, nelle ultime due annate agonistiche, pur senza riuscire a salvarsi, ha saputo farsi apprezzare. È senza dubbio un collega molto preparato. Il club salentino potrà contare anche sulla sua voglia di riscatto».
In casa giallorossa e, più in generale, in tutto il calcio italiano, c’è grande attesa e tanta curiosità intorno all’avventura del centravanti Francesco Camarda con la casacca del Lecce: «È comprensibile che sia così perché il prodotto del vivaio rossonero ha fatto parlare di sé prima nelle giovanili, segnando gol a valanga, e poi esordendo in verde età in massima serie ed in Champions League. Bisognerà dargli la possibilità di commettere qualche errore, ma è un ragazzo talentuoso ed ha i mezzi per sfondare. Nel Salento troverà un sodalizio che non ha timore nel lanciare i baby ed un allenatore che ci sa fare con loro».
Tra le big, il Napoli campione d’Italia è quella che sin qui si è mossa meglio sul mercato: «Il primo colpaccio è stato trattenere Conte. Inoltre, i partenopei sono stato tempestivi, inserendo in organico pedine di valore e, per di più, ad inizio ritiro, il che è importantissimo. Vanno segnalati i movimenti del Como, che sta investendo tantissimo, non solo in calciatori. Si tratta di una novità da seguire con attenzione, anche perché Fabregas sta facendo parlare bene di sé».
L’Inter è reduce da una stagione nella quale avrebbe potuto vincere tutto e non ha vinto nulla: «Ma è arrivata in fondo ad ogni manifestazione. Quindi si è comportata benissimo. Vanta una struttura di spessore, che Chivu dovrà sfruttare a dovere. Inoltre, si sta muovendo sul mercato».
Il Milan, enorme delusione dell’annata 2024/2025, e la Juventus, che ha quanto meno centrato il piazzamento in Champions, sembrano in ritardo: «I rossoneri hanno puntato su un tecnico della caratura di Allegri, che è già un buon punto di partenza, senza tralasciare il fatto che hanno scelto anche un direttore sportivo del valore di Tare. Sia la società meneghina che quella torinese, però, dovranno effettuare le scelte giuste sul mercato, in quanto hanno un gap da colmare».
La Roma si è affidata a Gian Piero Gasperini: «A Bergamo ha fatto cose egregie. Nella Capitale sarà necessario dargli il tempo di mettere in atto la sua idea di calcio, che con l’Atalanta si è rivelata vincente».