Sabato 06 Settembre 2025 | 11:02

Stadio Via del Mare, spunta un tesoretto di 20 milioni e torna in gioco lo spostamento del campo

 
Gaetano Gorgoni

Reporter:

Gaetano Gorgoni

Stadio Via del Mare, spunta un tesoretto di 20 milioni e torna in gioco lo spostamento del campo

I soldi recuperati dai ribassi del bando. Avvio dei lavori, Ferrarese punta al 23 agosto

Domenica 29 Giugno 2025, 12:13

Ammontano a 20 i milioni di euro risparmiati attraverso i ribassi del bando per il restyling e la copertura dello stadio di via del Mare: normalmente, invece, si finisce per dover chiedere i soldi al governo perché non bastano mai. Un piccolo tesoretto che potrebbe essere investito per migliorare ulteriormente gli spazi ed efficientarli.

Spuntano delle novità per il riallineamento del campo di gioco, che non era previsto direttamente nel bando: si prevedevano 3 anni di tempo dall’aggiudicazione dei lavori per effettuare l’intervento, qualora si fossero recuperate risorse dal ribasso. Insomma, il riallineamento del campo con lo stadio si può ancora fare.

Il commissario Massimo Ferrarese aveva pensato di dare priorità a questo intervento, ma il ricorso ha bloccato la società che stava operando.

Il riallineamento consiste nello spostamento del terreno di gioco di circa 4 metri per allinearlo correttamente con la geometria complessiva dell’impianto, in particolare rispetto alla copertura e alla nuova struttura prevista. Un intervento necessario perché, come evidenziato da tecnici coinvolti nel progetto, il campo attuale risulta visibilmente disallineato rispetto alla copertura quando osservato dall’alto, creando un effetto estetico e funzionale non ottimale. Si prevede perciò una traslazione e centratura del rettangolo di gioco, orientandolo maggiormente verso la tribuna centrale, migliorando così anche la visibilità per gli spettatori.

Gli scenari che si aprono ora sono due: nel caso in cui i giudici non concedano la sospensiva, Ferrarese potrebbe decidere di cominciare i lavori di sistemazione del campo di gioco già dal 23 agosto. Nel caso contrario, si dovrebbero programmare in un arco di tempo di 3 anni.

Ferrarese ha inviato una lettera a Palazzo Carafa lanciando l’allarme perché il riallineamento rischiava di saltare. La ditta aggiudicataria è però ancora in una fase di progettazione esecutiva delle opere, poi un’apposita commissione si occuperà della validazione. Quindi, se non dovesse superare questa fase, non si potrebbe fare niente, nessun riallineamento.

In questi giorni è partito il bando di gara per la scelta del direttore dei lavori e per il designato alla sicurezza. La consegna dei lavori non si può fare senza i responsabili. Il direttore dei lavori deve prima compilare un modello di consegna dei lavori alla ditta appaltatrice. La Leo Construction ha assicurato, attraverso il suo legale, che non ci sarà alcun danno per via del ricorso al Tar, che tende solo a individuare il legittimo aggiudicatario dei lavori di restyling (seggiolini, campo, spogliatoi, impianti elettrici, fari, bagno, struttura interna e tanto altro).

Per la seconda parte del progetto (la copertura), bisogna ancora individuare le imprese: il bando è aperto. Il ricorso della società seconda nell’appalto per i lavori del primo lotto è basato sul fatto che quest’ultima possiede la certificazione P02 (progettazione opere a verde), grazie all’associazione con alcuni progettisti del nord, mentre, secondo la tesi della ricorrente, la prima non la possedeva al momento della partecipazione al bando. Intanto, l’Unione Sportiva Lecce ha deciso di intervenire nel procedimento avviato dalla Leo Costruzioni, che ha impugnato l’esito della gara d’appalto per i lavori in vista dei Giochi del Mediterraneo. Il ricorso è al vaglio del Tar di Lecce, che deciderà il 2 luglio: la società giallorossa chiede ai giudici di fare presto, senza entrare nel merito delle contestazioni sollevate dalla ricorrente, per evitare ulteriori disagi nel corso del campionato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)