«I lavori sul sottopasso di via San Cesario sono improrogabili per ragioni di sicurezza pubblica, ma non facciamo inutile allarmismo: ci sono strade alternative, vi forniamo una mappa». L’assessore alla mobilità, Giancarlo Capoccia, accompagnato dal comandante della polizia locale, Donato Zacheo, durante la conferenza di ieri mattina nell’open space di palazzo Carafa, ha voluto rassicurare tutti, ma ha anche ribadito ai commercianti presenti che il cantiere non può essere posticipato. Resterà chiusa, dal 30 giugno al 15 settembre (e forse anche di più) l’area del sottovia, per circa 200 metri, sul quale continueranno a passare i treni e sotto al quale passeranno i pedoni, con un corridoio che sarà allestito prima a destra e poi a sinistra.
Rete Ferroviaria Italiana, in coordinamento con l’amministrazione comunale, darà avvio a un importante intervento di recupero conservativo, di impermeabilizzazione e consolidamento strutturale. Ad aprile sono stati fatti i rilievi e secondo i tecnici posticipare l’apertura del cantiere significherebbe mettere a rischio la sicurezza pubblica.
L’intervento si svolgerà in due fasi. Il periodo estivo, senza il traffico scolastico, è il migliore per fare questi lavori, secondo il comandante Zacheo, che si è impegnato a stare col fiato sul collo dei tecnici delle Ferrovie e a chiedere l’apertura di almeno una corsia per la Festa di Sant’Oronzo. L’assessore Capoccia ha ribadito che il sacrificio che si farà sarà necessario a rendere più sicura la mobilità in quella zona.
«Noi saremo danneggiati comunque: i lavori sono gestiti dalle Ferrovie e non sappiamo veramente quando termineranno - l’allarme di Sofia Blasi, amministratrice dello storico ristorante “Le tagghiate”, che si trova nei pressi del sottovia - Se fosse così urgente, non passerebbero i treni. Chiedo che si sposti l’inizio dei lavori. Noi lavoriamo di più nel periodo estivo».
Ma l’assessore Capoccia non la pensa così: «Sono sicuro che non perderete clienti: si fa un giro più lungo, ma si arriva nella vostra attività senza problemi. L’intervento non è rinviabile».
«Niente panico, ci sono tante strade alternative: chiude solo l’area del sottovia - gli ha fatto eco Zacheo - Oltre all’intervento strutturale per mettere in sicurezza il ponte, ci sarà anche un intervento di adeguamento e sistemazione dei passaggi pedonali. Non stiamo chiudendo la strada».
All’ingresso di via dell’Abate e di via San Cesario ci sarà una pre-chiusura: potranno passare i residenti e i frontisti, poi ci sarà l’imbocco per le strade alternative. In base all’ordinanza il traffico veicolare proveniente da San Cesario, direzione periferia - centro, sarà dirottato su Via dell’Abate e Viale Grassi, da dove si raggiungerà la stazione ferroviaria attraverso via Lequile, mentre Via San Cesario resterà percorribile solo dai residenti e dai frontisti. Viceversa, sulla direzione centro-periferia, sarà consentito percorrere via Padre Bernardino Realino, fino all’intersezione con via di Ussano, utile a raggiungere l’ingresso della stazione ferroviaria. L’ordinanza prevede anche l’obbligo di presegnalamento con l’indicazione dei percorsi obbligatori alternativi in via dell’Abate/SP362, in viale Grassi/SP362 e in via di Ussano. I disagi saranno inevitabili, ma si spera nel rispetto del cronoprogramma.