Sabato 06 Settembre 2025 | 11:29

Le storie degli internati militari salentini a Padova grazie agli studenti di Miggiano e Montesano

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Le storie degli internati militari salentini a Padova grazie agli studenti di Miggiano e Montesano

La settima conferenza nazionale dell’Associazione di Public History, dove parteciperanno numerosi studiosi, professionisti e studenti presentando i loro studi e progetti, si svolgerà dal 3 al 6 giugno

Lunedì 02 Giugno 2025, 08:09

09:36

L’Istituto comprensivo “Miggiano-Montesano” porta a Modena le storie degli internati militari salentini per la VII conferenza Aiph «Storie in cammino».

La settima conferenza nazionale dell’Associazione di Public History, dove parteciperanno numerosi studiosi, professionisti e studenti presentando i loro studi e progetti, si svolgerà dal 3 al 6 giugno.

La scuola secondaria del comprensivo parteciperà alla call per attività e progetti delle scuole “Fare storia insieme!”, presentando il progetto “Riflettiamo sulla guerra, la prigionia e i diritti umani preservando la memoria degli Imi di Miggiano e Montesano Salentino”, realizzato in rete con i due comuni coinvolti, il CeSram (Centro studi relazioni atlantico-mediterranee) e il Comitato “Pietre d’inciampo”.

Dall’annuncio dell’Armistizio l’8 settembre 1943 e fino alla primavera del 1945, furono oltre 650mila i militari italiani trasferiti negli Stalag del Terzo Reich per essere impiegati come forza lavoro nell'economia bellica tedesca, costretti a sopravvivere in condizioni disumane, senza alcuna tutela e con razioni alimentari insufficienti.

«Tra gli Imi – ricordano dall’Istituto comprensivo - c’erano circa 70 soldati nativi dei comuni di Miggiano e Montesano Salentino, che rifiutarono di combattere al fianco dei nazifascisti rimanendo leali verso la Patria e verso i valori di libertà, divenendo i protagonisti di una Resistenza silenziosa e taciuta. È anche grazie a loro, e a tutti coloro che rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e di imbracciare le armi per l'asse nazifascista – aggiungono – che oggi l’Italia è una Repubblica democratica».

Gli studenti hanno quindi raccolto le loro storie, intervistando due ex internati ancora in vita, Rocco Surano e Donato De Pascalis, e recuperando le testimonianze dei discendenti (la figlia dell’internato miggianese Donato Bortone e la pronipote del marinaio Domenico Calati).

«Siamo particolarmente soddisfatti per essere stati selezionati dall’apposita Commissione dell’Unimore – dichiara il dirigente scolastico Gianni Sergi - che, a seguito di un accurato esame dei vari progetti presentati, ha valutato positivamente la nostra proposta conferendoci l’onore di aprire la conferenza nazionale. Siamo contenti di poter far conoscere da vicino il prezzo della libertà e il valore della resistenza non armata, affinché il sacrificio di questi uomini non venga dimenticato. Un doveroso ringraziamento va a Donato Coluccia, presidente dell’Anei (Associazione nazionale ex internati) e direttore del Museo nazionale dell’Internamento di Padova, che ha fornito un prezioso contributo nella ricerca delle fonti».

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