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Lecce, dopo il Giro d'Italia ripartono i cantieri stradali ma le criticità sono tante

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Lecce, dopo il Giro d'Italia ripartono i cantieri stradali ma le criticità sono tante

Non sono terminati i lavori nell’anfiteatro e nelle vie limitrofe. E devono ancora essere avviate le opere sulla circonvallazione

Mercoledì 21 Maggio 2025, 13:40

LECCE - Non c’è stato il tempo per festeggiare il successo del Giro d’Italia che già l’amministrazione Poli Bortone è di nuovo in «volata» verso il traguardo della consegna di importanti cantieri prima che arrivi l’estate, con un fiume di turisti. La buona notizia è che in via Principi di Savoia, nella zona dell’ingresso di Porta Napoli, sarà completato il tratto di basolato in occasione delle festività della «Madonna delle Cerase», che viene venerata in quel quartiere con delle celebrazioni religiose che si svolgono a fine maggio.

Le criticità da affrontare, però, sono tante, a cominciare dal cantiere di via XXV Luglio per la riqualificazione ambientale, valorizzazione e fruizione delle aree contermini il castello Carlo V, ancora fermo. Nessun lavoro in corso, nemmeno ieri pomeriggio, e questo ha messo in allarme alcuni commercianti dell’area, che stanno facendo pressione sugli amministratori. Nonostante la volontà di accelerare, i tempi si dilatano.

Intorno alla piazza Sant’Oronzo e all’anfiteatro le cose sembrano procedere più speditamente, fatta eccezione per il cantiere della Soprintendenza: la data di fine dei lavori non è ancora chiara (sarebbero dovuti terminare il 14/03/2023), ma si ipotizza che per luglio si potrebbero concludere. Bocche cucite sulla consegna di questi lavori che riguardano il restauro, la riduzione delle vulnerabilità e il miglioramento dell’accesso all’Anfiteatro Romano di Lecce, che sarebbero dovuti durare 270 giorni.

L’amministrazione Poli Bortone ha intenzione di concludere gli interventi nel centro per il rifacimento del basolato e dei marciapiedi, intorno all’Anfiteatro e alla Piazza Sant’Oronzo entro il 15 giugno ad eccezione dell’area di via Alvino destinata ai nuovi scavi dell’Anfiteatro (sarà possibile accedere comunque alle attività e sarà fruibile una piccola passerella nei pressi dell’edicola). Eppure per quegli scavi il progetto non c’è ancora e non si sa chi lo farà, nonostante siano stati nominati tre esperti che lavoreranno a braccetto con i tecnici della Soprintendenza (Francesco d’Andria, Alfredo Foresta e Andrea Mantovano). Quel tratto resterà così in attesa che i soldi del governo arrivino e che nel tavolo avviato tra Comune e Soprintendenza si raggiunga un accordo definitivo su come procedere e su chi farà il progetto.

Intanto il Comune è andato avanti con il rifacimento del basolato in Via Acaja, via Verdi, via Fazzi, una parte di via Alvino e via Di Biccari. Poi, bisognerà fare i conti con i cantieri che ripartono dopo il Giro d’Italia: in primis la circonvallazione, nel lato non ancora completato, da via Gioacchino Rossini in poi, ma anche lì è ancora tutto in alto mare.

Ieri mattina, in commissione traffico, il centrosinistra si è complimentato con l’assessore Giancarlo Capoccia per il piano traffico messo in campo in occasione del Giro d’Italia, ma alcuni consiglieri hanno contestato la spesa di oltre un milione e mezzo di euro per mettere in sicurezza il percorso leccese. «Una spesa impegnativa di denaro pubblico, senza evidenti ricadute economiche, che Lecce non può permettersi - secondo il consigliere di minoranza Christian Gnoni - Chi verrà dopo rischierà di avere le casse vuote». Non la pensa così l’assessore Capoccia, che ha spiegato che la sistemazione delle strade e delle alberature è un’attività necessaria, che prima o poi andava fatta: «I 6 chilometri di strade sui quali siamo intervenuti erano in pessimo stato: sono i cittadini a beneficiarne». A breve cominceranno i lavori per ripristinare dossi e altri dissuasori rimossi dalle arterie principali per il Giro d’Italia.

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