L’ex Conservatorio di Sant’Anna di Lecce ospita un’interessante mostra sulla parità di genere dal titolo «Reveal Mind the Gap».
L’itinerario in rosa, inaugurato ieri, si svilupperà fino al prossimo 9 marzo dalle 16 alle 19, grazie a un progetto curato dall’artista Pamela Maglie con l’associazione Made in Soap.
Si tratta di un percorso narrante nato a Ruffano, per portare dalla dimensione globale a quella locale gli obiettivi del documento internazionale Agenda 2030, redatto dall’ONU. In particolare, l’Obiettivo 5 si propone di eliminare ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti di tutte le donne e punta alla parità di genere nei diritti e nell’accesso alle risorse economiche, naturali e tecnologiche, nonché alla piena ed efficace partecipazione delle donne a tutti i livelli decisionali politici ed economici.
“Reveal” (in inglese svelare, rivelare), stimola nei visitatori e nelle visitatrici una riflessione sulla disparità di genere, partendo proprio dall’attualissimo fenomeno social che dà il nome alla mostra, quello dei gender reveal party, feste diventate tappa obbligatoria delle gravidanze di tantissime famiglie di tutto il mondo. La mostra accompagnerà i visitatori attraverso un percorso immersivo, per poi farli giungere davanti a un catalogo artistico contenente una serie di “regali”. «Sono regali che la società italiana riserva alle donne in diversi momenti della loro vita – spiega la curatrice - “scartando” i quali si rivelano pregiudizi, discriminazioni e violenze».
L’idea che ha supportato la nascita del progetto arriva anche da alcuni preoccupanti dati, recentemente pubblicati dalle Nazioni Unite nella quinta edizione dello «Europe sustainable development report 2023/24», che ha purtroppo rivelato che nessuno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda ONU 2030 è sulla buona strada per essere raggiunto. E tali criticità sono ancora più evidenti per il Goal 5, in ogni parte del mondo. Il Rapporto, per quanto riguarda nello specifico l’Italia, segnala “moderati miglioramenti” rispetto all’obiettivo, che sono però inferiori allo score medio nazionale e, soprattutto, insufficienti a
garantire il raggiungimento del target entro la data prevista.
«La mostra leccese, parte integrante del progetto “Mettiamoci in Agenda” (progetto finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0”) – aggiungono dall’associazione “Made in soap” - è un passaggio determinante per dare un input a livello locale a quel processo che deve guidare il cambiamento in Italia, rendendo tutte e tutti consapevoli sul tema».