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Lecce, è scontro sulle strade del Giro d’Italia

Lecce, è scontro sulle strade del Giro d’Italia

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Lecce, è scontro sulle strade del Giro d’Italia

Il Pd: «Lecce in difficoltà, tappa a Brindisi». Poli: «Salvemini gufa. E la Regione dia una mano»

Mercoledì 05 Marzo 2025, 12:31

12:32

Preparare le strade per il Giro d’Italia ha un costo alto e, «viste le difficoltà di Lecce», il Pd di Brindisi lancia l’idea di candidare la città messapica a sostituire il capoluogo barocco. Lunedì a Bari, in occasione dell’incontro del ministro dello Sport Andrea Abodi con i giovani, il sindaco Adriana Poli Bortone ha chiesto una mano pubblicamente: servono circa 2 milioni e il rappresentante del governo si è preso 48 ore per la risposta.

I dem brindisini, all’opposizione in consiglio comunale, ne approfittano: «La recente dichiarazione della sindaca di Lecce, che ha evidenziato problemi strutturali e finanziari che rischiano di compromettere l’evento, può avere ripercussioni sull’immagine della Puglia e sullo sviluppo del turismo sportivo nell’intero Salento. Alla luce di questa situazione, il Pd di Brindisi invita il sindaco Marchionna a dichiarare la disponibilità della nostra città ad ospitare la tappa del Giro d’Italia nel caso in cui Lecce non fosse in grado di farlo».

Ieri, Adriana Poli Bortone si è spinta oltre chiamando «alle proprie responsabilità la Regione Puglia». «Il Giro attraverserà varie località pugliesi e del Salento: tutti devono fare la loro parte, soprattutto gli enti territoriali più vicini - incalza la prima cittadina di Lecce - La Regione Puglia ha il compito di aiutare i territori nel realizzare questo importante evento, che ha ricadute economiche considerevoli: dobbiamo pensare che solo gli staff porteranno in città 2.200 persone. Non possiamo perdere un’occasione di sviluppo: tutti gli enti devono essere pronti a raccogliere la sfida».

Ma dal centrosinistra Carlo Salvemini parte all’attacco: «Il Giro d’Italia è per ora una presa in giro». L’ex sindaco mette in ordine le date, partendo dall’annuncio del 23 ottobre 2024: dopo 22 anni, il Giro d’Italia farà tappa a Lecce. Ma il consigliere di minoranza ricorda l’onere del versamento di un contributo in capo al Comune e la previsione di percorsi stradali adeguati agli standard di una competizione così prestigiosa. «Il 10 gennaio 2025 la Giunta Poli approva lo schema di bilancio 2025/2027 che non prevede alcun impegno finanziario - scrive Salvemini - Il 3 febbraio 2025 si tiene la presentazione ufficiale della tappa leccese del Giro. Il 28 febbraio 2025 la Giunta Poli modifica lo schema di bilancio approvato il 10 gennaio, sforando tutti i termini di legge, e scrive che “è necessario intervenire con una variazione tra voci di spesa per il finanziamento delle quota di contributo per il Giro d’Italia 2025.” Meglio tardi che mai, si dice. Invece no. Il 3 marzo 2025 la sindaca dichiara che il Comune non dispone di risorse per sistemare le strade interessate dalla tappa, e non sa dove reperirle». Per il capo dell’opposizione una figuraccia, perché si annuncia un appuntamento in «mondovisione senza essere preparati».

Poli Bortone è tranchant: «Salvemini gufa. Pensi piuttosto a chiarire le sue scelte sul bilancio della città che dovremo approfondire in Consiglio. Io sto chiamando tutti gli enti interessati a fare la loro parte. Siamo fiduciosi nella sensibilità dei vertici della Regione Puglia. Ognuno deve dare una mano». [G.Gorg.]

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