MINERVINO DI LECCE - «La conversione di Bruxelles. È salito, ingroppa al cavalier, sull'aereo che da Brindisi porta al cospetto dei Fratelli nel regno di Bruxelles. È salito cantando "Bella Ciao" ma un "bagliore" lo colpi e miracolosamente "Faccetta Nera" dalla bocca e dalla mente cantando uscì. E sì! Un miracolo che in tanti al cavallo che porta il nome di Don Minaccia protettore de 110 alberi indifesi fanno risalir. Personaggio, il cavallo, tra i più influenti e capaci di quella fattoria». Comincia così il discusso post sui social del consigliere di minoranza di Minervino di Lecce, Ettore Caroppo. Un post accompagnato da una foto che ritrae il sindaco Antonio Marte con il copricapo fascista.
«Delu "monicu" dell' ordine del vino cummannatu ete, Ca li disse: Minervinese d'importazione sei ma futuro candidato al convento di Bari diverrai. Don Minaccia , protettore de li 110 alberi indifesi, obbedì e Faccetta Nera il traditor marziano eseguì. E Marte traditor, che manico di scopa Don Minaccia titolò, da Rosso a Nero diventò. Un urrà per il miracolo Viva il Centro Destra sempre più forte ed inclusivo».
Un post molto polemico, che sembra far riferimento al fatto che Marte - inizialmente vicino a una lista civica di centrosinistra - sia transitato in Fratelli d'Italia e abbia poi abbracciato il programma politico di Destra Nazionale. L'amministrazione comunale di Minervino non ha gradito il post ed ha reagito. Il sindaco Antonio Marte ha scritto una lettera al Prefetto di Lecce, al presidente nazionale dell’Anci, Gaetano Manfredi, e al presidente regionale dell'Anci, Fiorenza Pascazio, con la richiesta di un intervento nei confronti di Caroppo, che è anche consigliere nazionale Anci.