GALLIPOLi - Vivere dall’interno la magia del carnevale. È l’invito a partecipare attivamente alla prossima edizione della kermesse, che l’amministrazione comunale rivolge a coloro che vogliano allestire gruppi mascherati. Ai primi 12 gruppi - gallipolini e no - che presenteranno istanza entro il 10 febbraio, l’organizzazione assicurerà un rimborso spese di 500 euro. Ciò è previsto anche per il solo primo gruppo che rappresenterà la maschera cittadina del “Titoru”. I premi in palio saranno invece assegnati ai primi cinque gruppi classificati e i relativi importi scaleranno da 600 a 200 euro, come si evince dall’avviso pubblico (www.comune.gallipoi.le.it). Premi e rimborsi a parte, il numero di gruppi aderenti, “Titoru” compresi, non è comunque limitato.
L’adesione, si riferisce alle sfilate sul corso Roma di gruppi mascherati e maxi-carri di cartapesta, che il Comune ha programmato - secondo tradizione - per le domeniche del 23 febbraio e del 2 marzo. Conclusione del Carnevale, il martedì successivo alias “grasso”, nel centro storico e ciò si può leggere come un duplice omaggio: a riti e usanze dell’antico carnevale gallipolino, di cui è opportuno conservare l’eco che è prova più che riflesso di storicità; ai luoghi in cui è nato intorno ai fuochi diffusi tra slarghi e crocicchi, le antiche “focareddhe” del 17 gennaio. Riti dalle potenti antiche radici che, accanto al titolo di “carnevale storico” appuntato sul cuore di cartapesta dell’evento, hanno consentito - nuovo di zecca - il riconoscimento regionale alla Città Bella di essere sede di antichi “Riti del Fuoco”.
«Tutte tessere - commentano il sindaco Stefano Minerva e il suo vice Tony Piteo, deleghe rispettive a cultura ed eventi - di un patrimonio culturale immateriale che racconta storia, devozione e identità del nostro territorio».