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Pista Porsche a Nardò, la battaglia ora è su scala internazionale

 
Stefano Manca

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Stefano Manca

Pista Porsche a Nardò, la battaglia ora è su scala internazionale

Al fianco del comitato Custodi del Bosco d’Arneo si schierano attivisti da Germania, Inghilterra, Austria e Brasile

Domenica 02 Febbraio 2025, 10:48

NARDÒ - La battaglia ambientale attorno a Boncore diventa internazionale. Si è tenuta a Lecce la conferenza stampa del Comitato Custodi del Bosco d’Arneo, che si batte contro l’ampliamento del circuito di collaudo Nardò Technical Center di proprietà Porsche, situato in piena campagna tra Nardò e Porto Cesareo. Un progetto di espansione, quello delle piste utilizzate per testare auto e altri veicoli da tutto il mondo, che se realizzato comporterà la cancellazione di circa duecento ettari di bosco secolare e macchia mediterranea nelle terre d’Arneo.

Gli ambientalisti proseguono la battaglia contro la multinazionale tedesca, nonostante la Regione Puglia, dopo l’iniziale sì all’ampliamento insieme ai Comuni di Nardò e Porto Cesareo e al Consorzio Asi di Lecce, abbia momentaneamente “congelato” il discusso progetto.

Al fianco del comitato intanto si schierano attivisti dalla Germania, dall’Inghilterra, dall’Austria e dal Brasile. «Ma le istituzioni locali e regionali tacciono – accusano dal comitato – negano appuntamenti, lanciano segnali contraddittori. All’annuncio di Porsche Engineering del progetto di espansione del Nardò Technical Center con nove nuove piste di test, una elisuperficie e altre infrastrutture, in molti pensarono che la sorte del Bosco d’Arneo fosse già segnata. Il progetto sembrava avviarsi verso l’approvazione quasi automatica, malgrado l’area fosse inclusa nella rete Natura 2000 dell’Unione Europea, poiché ospita uno degli ultimi esempi di foresta mediterranea intatta, con querce secolari e un ecosistema fondamentale per la biodiversità». Da qui la Regione Puglia decreta da aprile a ottobre 2024 una prima sospensione dell’accordo di programma, prorogandola poi fino a marzo 2025. Cosa accadrà dunque fra due mesi? Intanto spunta un interessante aggiornamento: «A dicembre – rivelano gli ambientalisti – Porsche ha comunicato via email che non procederà con l’originario piano di sviluppo e che sta valutando alternative, assicurando la sospensione dei lavori per tutto il 2025». Ma non basta per il comitato, che avverte: «Tale comunicazione avviene in maniera privata senza riscontri formali ufficiali: chiediamo un impegno sottoscritto da Porsche e dalle istituzioni locali e indirizzato ai cittadini tutti». Anche se, insistono dal comitato, «desta profonda preoccupazione il comportamento delle istituzioni: la Regione Puglia e i sindaci dei comuni interessati continuano a sottrarsi al confronto». E la protesta prosegue. Dopo incontri e presidi nel capoluogo salentino e nei pressi della pista neretina di località Boncore, in strada La Grande, si terrà un’escursione organizzata dal Comitato «per scoprire la biodiversità del Bosco d’Arneo».

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