LECCE - La sanità pubblica «scimmiotta» il privato. Con il nuovo regolamento sull’attività libero-professionale svolta dai medici in servizio nelle strutture sanitarie di Asl Lecce sarà possibile sottoporsi a intervento chirurgico a pagamento. Le tariffe per il ricovero ospedaliero saranno determinate sulla base delle singole autorizzazioni rilasciate per queste attività erogate in Alpi. In sintesi le liste d’attesa per intervento chirurgico saranno solo un ricordo, ovviamente per chi ha possibilità di aprire il portafoglio.
Il nuovo regolamento, approvato con delibera del direttore generale Stefano Rossi, ha l’obiettivo di adeguare questa attività alle nuove esigenze dell’Azienda alla luce del nuovo contratto nazionale di lavoro dell’area Sanità e del «Protocollo d’intesa tra Regione Puglia e Università del Salento recante la disciplina della integrazione tra attività didattiche, assistenziali e di ricerca». Il regolamento fissa i paletti per cui i medici «che operano in regime di Attività libero professionale intramuraria garantiscono trattamenti improntati ad imparzialità sia ai pazienti che scelgono l’erogazione di prestazioni in regime libero professionale, sia ai pazienti che scelgono l’erogazione di prestazioni in via istituzionale». In più i medici devono garantire la prevalenza dell’attività istituzionale definita dai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) sull’attività in regime di Alpi sia in termini di orario, che di volume di prestazioni. In ogni caso l’attività intramuraria dovrà essere programmata dopo l’orario di servizio. L’azienda dovrà predisporre un piano concernente, per ciascuna unità operativa, i volumi di attività istituzionale e di attività libero professionale intra-muraria. Il direttore sanitario dell’Azienda e il direttore medico dell’ospedale sono responsabili del mancato rispetto di questo principio.
Detto questo la prassi, è noto, vede crescere il numero di persone che decidono di pagare per avere risposta in termini di diagnosi e cura, ma anche quello di chi rinuncia a curarsi per le difficoltà di accesso alle cure e scarsezza di mezzi economici per pagare.
Quello degli interventi chirurgici a pagamento è una novità assoluta introdotta con il nuovo regolamento Alpi, ma in realtà Asl Lecce ha «resistito» sinora, forse unico territorio o uno dei pochi che non prevedeva questa eventualità che vede interessate discipline quali: Chirurgia, Ortopedia, Urologia, Cardiochirurgia. Possono essere effettuati a pagamento sia i ricoveri ordinari, che quelli in day hospital e day surgery ed è compresa l’attività di sala operatoria. Chi decide di pagare può scegliere il chirurgo, ma anche l’intera équipe. In particolare, per le attività di ricovero ordinario nell’area chirurgica l’Azienda intende favorire la forma d’équipe. I medici che svolgono attività libero professionale in regime di ricovero ordinario, day hospital e day surgery dovranno rispettare i tempi di attesa previsti dalla normativa regionale che regolamenta i tempi dell’attività secondo l’urgenza e la gravità delle condizioni del paziente.
Nell’ambito di un ricovero a pagamento il paziente ha diritto ad usufruire, alla stessa stregua di ogni degente e senza alcun onere aggiuntivo, di tutte le prestazioni e di tutti i sevizi ospedalieri forniti agli altri ricoverati, compresi gli accertamenti diagnostici (clinici, strumentali e di laboratorio), i trattamenti terapeutici, le consulenze specialistiche sia ordinarie, sia urgenti e ritenute necessarie dal medico che ha in cura il paziente.