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Pedro Pablo Pasculli «spinge» il Lecce all’assalto della Signora

Pedro Pablo Pasculli «spinge» il Lecce all’assalto della Signora

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Pasculli «spinge» il Lecce all’assalto della Signora

Era il 9 aprile del 1989 quando i salentini riuscirono a imporsi per 2-0 contro la Juventus. Pasculli era tra i marcatori della squadra allenata da Carletto Mazzone: l'intervista

Sabato 30 Novembre 2024, 13:25

LECCE - Il nome di Pedro Pablo Pasculli è indissolubilmente legato alla storia del Lecce in serie A e, in particolar modo, agli scontri diretti fra i giallorossi e la Juventus nella massima serie. Era il 9 aprile del 1989 quando i salentini riuscirono a imporsi per 2-0 contro la vecchia signora, in quello che fu il primo successo del Lecce contro i bianconeri nella storia della serie A. I marcatori della squadra allenata da Carletto Mazzone furono Francesco Moriero e lo stesso Pasculli. In quella partita giocatasi 35 anni fa il Lecce riuscì a ribaltare tutti i pronostici, conquistando una vittoria storica che fece da viatico per la salvezza finale ottenuta a fine anno. «Era sempre bello affrontare la Juventus in quel periodo - ricorda Pasculli - i bianconeri vantavano tanti campioni in rosa. È un successo che ricordo sempre con grande piacere, anche perché riuscii a segnare. Fare gol in una partita del genere, davanti ai propri tifosi, è sempre una grande emozione per un attaccante».

Venendo ai giorni nostri, che Lecce-Juventus si aspetta di vedere domenica sera?

«Mi auguro che i giallorossi riescano a dare continuità di risultati dopo la vittoria importante ottenuta a Venezia. Mister Giampaolo ha iniziato la sua avventura sulla panchina nel migliore dei modi. Credo che il Lecce debba affrontare la Juventus senza paura, giocando la sua partita a viso aperto. Chiaramente in queste partite c’è sempre un chiaro favorito e tutti danno già per scontato il risultato finale, ma queste sono sfide tutte da giocare. Servirà una prestazione di grande carattere e di grande personalità da parte del Lecce, che comunque non ha nulla da perdere, quindi può giocarsi tutte le sue carte e vedere cosa succederà».

Cosa ne pensa dell’esonero di Gotti e dell’arrivo di Giampaolo?

«Credo che il cambio sia stato operato nel momento giusto del campionato. Indubbiamente nell’ultimo periodo con Gotti le cose non stavano andando per il verso giusto e sicuramente la colpa non è mai sempre e solo del mister, ma la squadra aveva preso un trend che era un po’ preoccupante. Giampaolo ha cominciato benissimo grazie alla vittoria fuori casa sul campo del Venezia, è un successo che vale doppio perché arriva contro una diretta concorrente nella lotta salvezza. Indubbiamente questa serie A è un campionato davvero difficile e non è facile imporsi nella parte bassa della classifica, ma credo che il Lecce abbia tutto per centrare la salvezza, a partire dal sostegno dei tifosi che sanno essere fantastici. Ora i giallorossi sono attesi da due partite difficili, contro Juventus e Roma, ma con la giusta personalità e con un po’ di sana cattiveria agonistica possono provare a strappare punti pesanti anche contro avversarie molto quotate».

Che impressione le ha dato il Lecce visto sul campo del Venezia?

«La classifica dell’avversario non deve illudere, era una partita piena di insidie. Il Venezia era sceso in campo per vincere a tutti i costi ed era normale trovare delle difficoltà in una trasferta così. Giampaolo è stato abile a dare nuovi stimoli alla squadra, è fondamentale per il Lecce trovare la giusta grinta per affrontare sfide così delicate. I giallorossi devono proseguire nel loro percorso, con grande voglia e con fiducia nei propri mezzi».

Da attaccante ad attaccante: che consiglio si sente di dare a Krstovic? Al montenegrino il gol in campionato manca da un po’…

«Per un attaccante i periodi di digiuno dalla rete sono difficili da affrontare. Credo che sotto la gestione Gotti lui soffrisse un po’ nel dover tornare troppo indietro per prendere il pallone, quando lavori a 30 o 40 metri dalla porta è normale fare più fatica nella conclusione e si finisce col perdere un po’ di lucidità. Per un centravanti è complicato muoversi tanto sul fronte d’attacco e non riuscire a trovare la via della rete. Con Giampaolo mi auguro che possa giocare maggiormente vicino alla porta avversaria, in modo da essere più lucido nel finalizzare».

Che impressione le sta facendo il suo connazionale Pierotti? L’argentino nelle ultime uscite è apparso in grossa crescita

«Sta facendo bene, prima giocava pochissimo mentre adesso è molto più coinvolto nel gioco. Credo che le sue caratteristiche siano perfette per agire nel ruolo di seconda punta o da esterno offensivo. Sta riuscendo a dimostrare il suo valore e continuando così può crescere ulteriormente e dare una grossa mano alla squadra».

Quanto può essere importante la spinta del “Via del Mare” contro la Juventus e, più in generale, nella corsa salvezza?

«Il Lecce è una delle squadre migliori in Italia per quanto riguarda il seguito dei tifosi. Anche domenica allo stadio è atteso il pienone. La spinta dei tifosi come sempre sarà fondamentale, il tifo giallorosso sa essere unico e può dare una grande mano alla squadra, in casa ma anche in trasferta. Per i calciatori è importante sapere di non essere soli e di avere al loro fianco così tanti tifosi che incitano per tutti i novanta minuti. Indubbiamente è un fattore che qui a Lecce può fare la differenza».

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