Sabato 06 Settembre 2025 | 02:51

Metodi illegali e concorrenza forestiera, ecco le minacce per i pescatori salentini

 
Giuseppe Albahari

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Giuseppe Albahari

Metodi illegali e concorrenza forestiera, ecco le minacce per i pescatori salentini

Preoccupa la razzia di gamberi viola e tonno rosso. E da oggi stop alle reti a strascico

Martedì 01 Ottobre 2024, 14:01

GALLIPOLI - Inizia oggi il fermo pesca per le marinerie del Compartimento marittimo di Gallipoli. In realtà, da oggi e fino al 30 ottobre si ferma la quasi totalità delle marinerie italiane, con esclusione di quelle adriatiche, fino a Brindisi esclusa, che hanno già effettuato il fermo, della durata di un mese e mezzo. Ciò perché si tiene conto dei diversi periodi riproduttivi delle specie ittiche più rappresentative, fermo restando il principio che l’interruzione dell’attività di pesca è obbligatoria e continuativa.

Poi, però, possono intervenire problematiche stagionali a fare stringere nelle spalle i pescatori. Perché il periodo è quello giusto, secondo la marineria locale, ma nello scorso mese di settembre condizioni meteo-marine avverse hanno fortemente limitato le uscite in mare.

Va per altro ricordato che lo stop non riguarda tutto il mondo della pesca, ma solo quella a strascico, notoriamente praticata dai pescherecci di tonnellaggio maggiore, che a Gallipoli sono una quarantina con motori di potenza variabile tra 350 e 450 cavalli. Entro oggi, gli armatori dovranno consegnare in Capitaneria di porto i documenti di bordo e, per eseguire le tradizionali opere di manutenzione delle imbarcazioni, potranno spostarsi solo previa autorizzazione. Ovviamente, la restante marineria potrà continuare a rifornire di pesce fresco famiglie e ristoranti. Senza dire dei prodotti di acquacoltura normalmente presenti sulle tavole.

Va anche ricordato che ci sono altre limitazioni che, sempre nell’ottica della sostenibilità, sono attente agli stock ittici. Una, ad esempio, riguarda il gambero viola, che si cattura a circa 800 metri di profondità, e il cui depauperamento, registrato in ambito locale e non solo, preoccupa fortemente. L’altra riguarda il tonno rosso, prelibatezza gastronomica, la cui pesca è soggetta non solo a limitazioni, ma anche a specifica autorizzazione.

I pescatori sono consapevoli che in quest’ambito di verificano spesso abusi, che per altro l’autorità marittima contrasta anche con nuovi strumenti. Ne è un esempio, il sequestro, operato dai militari della Guardia costiera nel porto di Otranto, di 150 chili di tonno rosso catturato illegalmente da un’unità da pesca sprovvista di quote di cattura. Gli “ispettori pesca” dell’Ufficio circondariale marittimo si sono infatti avvalsi dell’attività di “intelligence” del Centro di controllo area pesca della Direzione marittima della Puglia e della Basilicata jonica e della Capitaneria di porto di Gallipoli. La sospetta attività di pesca illegale è stata rilevata tramite il monitoraggio dei sistemi satellitari. Commendandola, un comandante plaudiva all’iniziativa, ma un altro protestava «per i forestieri che vengono a pescare nei nostri mari» e parlava di un «enorme» quantitativo di molluschi catturati, con la conseguenza che non ci sarà più nulla da pescare perché totani, seppie e calamari non avranno, neanche quest’anno, possibilità di crescita.

Ed è di pochi giorni fa un video che ha avuto molta fortuna sul web. Una voce fuori campo commenta, irata, le immagini dello sbarco di pescato da un motopeschereccio ad un grosso autocarro frigo siciliano in sosta sulla banchina del porto, senza che alcuno intervenga. Il fatto è che tale pesca, effettuata con una rete che circuisce i banchi di pesce ma non tocca il fondale, non è sospesa e pertanto continuerà anche nei prossimi giorni, atteso che può essere censurata dall’autorità marittima solo se praticata a distanza dalla riva e a profondità vietate.

A registratore spento, però, un comandante commentava che la marineria locale è in forte ritardo rispetto a quella siciliana, che si è dotata di imbarcazioni di grosso tonnellaggio, attrezzate con apparecchiature all’avanguardia e sistemi di refrigerazione, che praticano pesca volante nel Mediterraneo.

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