CASTRIGNANO DEL CAPO - Scoppia la polemica in Salento dove ieri sera nel corso di un comizio l’ex sindaco di Castrignano del Capo, Santo Papa, eletto nel centrodestra e attuale consigliere di opposizione, avrebbe rivolto un insulto sessista ad una sua avversaria politica, la consigliera Giulia Chiffi, fino allo scorso luglio assessora con delega a Cultura, Politiche Sociali e Politiche giovanili prima che il sindaco Franco Petracca le revocasse l’incarico.
Ieri sera Papa, insieme ad un altro consigliere di opposizione, ha tenuto un discorso in piazza per spiegare la decisione di appoggiare la giunta in carica garantendo così i numeri alla maggioranza. Rispondendo così alle accuse mosse nei loro confronti dall’ex assessora Chiffi che in un post avrebbe definito i due consiglieri «un paio frutti esotici ad insaporire la maggioranza», Papa ha risposto affermando in pubblico: «vorrei sapere se il riferimento è alle banane, perché se così fosse quelle banane sono state più indigeste a lei che a me» e accompagnando la frase con un gesto volgare della mano di chiaro riferimento sessuale».
Il sindaco: «Il consigliere Papa dice di essere stato frainteso»
«Prima di tutto come uomo, e poi come sindaco, sento il bisogno di manifestare la mia sincera solidarietà nei confronti della consigliera Chiffi. Le parole e i gesti, soprattutto in un contesto pubblico, hanno un peso e un impatto che vanno al di là delle intenzioni individuali, influenzando la percezione collettiva e il benessere di chi ne è destinatario. Anche quando le intenzioni non sono offensive, il modo in cui vengono interpretate può avere conseguenze reali sul piano personale e morale». Lo afferma in una nota il sindaco di Castrignano del Capo.
«Ho ritenuto doveroso - spiega il primo cittadino - incontrare il consigliere per un confronto diretto. Durante la nostra discussione, il consigliere Papa ha affermato che le sue parole e i suoi gesti sono stati fraintesi, sostenendo di non aver voluto esprimere il significato offensivo che è stato percepito. Tuttavia, mi rimetto al consigliere stesso per fornire ulteriori chiarimenti, qualora lo ritenesse opportuno».