Sabato 06 Settembre 2025 | 11:30

Dal Salento a Roma la storia di Cristina: «Vi racconto la mia vita da assessore trans»

 
Danilo Lupo

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Danilo Lupo

Dal Salento a Roma la storia di Cristina: «Vi racconto la mia vita da assessore trans»

Gli anni terribili della scuola in Salento, poi la fuga a Roma. «E la mia vita è cambiata»

Giovedì 05 Settembre 2024, 09:16

«Per essere riconosciuta come donna dallo Stato ci sono voluti circa due anni, tre sedute psicologiche, una relazione psicologica che attestasse la mia incongruenza di genere e addirittura una causa presso il tribunale civile. Immaginate voi se una persona cisgender dovesse andare da un terapeuta e poi da un giudice solo per essere riconosciuta per ciò che è». Cristina Leo, nata nell’entroterra gallipolino e poi emigrata a Roma, è la prima (e finora unica) assessora trans d’Italia: un primato che è una medaglia per lei ma che racconta come un pezzo di popolazione sia esclusa dalle istituzioni del nostro Paese.

«Premetto che transessuale è un termine obsoleto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di incongruenza di genere. Ma è così, ad oggi rimango l’unica l’assessora trans che ci sia stata in Italia: ci sono alcune consigliere comunali, c’è il sindaco di un piccolo comune lombardo, Tromello, ma nessun assessore. Io lo sono stata, per di più, in un ente importante: il settimo municipio di Roma ha 250mila abitanti, parte da San Giovanni fino ad arrivare alle pendici dei castelli romani, con una delega tra l’altro delicata e importante: politiche sociali, politiche abitative e pari opportunità, tra l’altro in pieno covid. Un bell’impegno».

Qualcuno fece una piega quando arrivò la nuova assessora in municipio?

«Nessuno. Fu tutto molto tranquillo: mi concentrai sugli obiettivi amministrativi, forte di una buona empatia. E poi arrivavo lì da un percorso politico e associazionistico: sono una persona do sinistra che si è lasciata affascinare dal M5S nella sua fase iniziale. Io avevo collaborato negli anni precedenti con i municipi della città governati dal m5s, ideando e realizzando la Settimana romana contro l’omolesbobitransfobia. In virtù di questo percorso, la presidente del Settimo municipio, Monica Lozzi, al momento delle nomine esaminò i curricula e scelse me»...

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