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Molestie sessuali in palestra: tre anni a un istruttore nel sud Salento

 
Redazione Lecce

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Molestie sessuali in palestra: tre anni a un istruttore nel sud Salento

Un'allieva ha denunciato le molestie subite nel 2021: In alcune occasioni il personal trainer si sarebbe lasciato andare a particolari massaggi mentre l’allieva era intenta a svolgere gli esercizi sulle attrezzature ginniche, in altre l’avrebbe baciata sul collo

Martedì 12 Marzo 2024, 12:09

LECCE - Un istruttore viene condannato a tre anni per molestie sessuali ai danni di un’allieva minorenne.

La sentenza è stata pronunciata dal giudice Marcello Rizzo nei confronti di un 47enne residente in un paese nei dintorni di Casarano, titolare di una palestra, che avrebbe approfittato della preparazione atletica di una studentessa (all’epoca dei fatti minorenne), per allungare le mani su di lei e palpeggiarla nelle parti intime.

Gli episodi ai danni della ragazza, che si stava preparando per un concorso nelle forze armate, sarebbero stati diversi e tutti verificatisi nel 2021. In alcune occasioni il personal trainer si sarebbe lasciato andare a particolari massaggi mentre l’allieva era intenta a svolgere gli esercizi sulle attrezzature ginniche, in altre l’avrebbe baciata sul collo, in altre ancora l’avrebbe fatta sedere sulle sue gambe, oltre che palpeggiarla.

La giovane aveva mantenuto il riserbo su quanto stava accadendo in palestra, sia per non perdere l’allenamento di cui necessitava in vista del concorso, sia per pudore nei confronti dei propri familiari. Ad un certo punto però, quando le attenzioni dell’istruttore si sarebbero fatte sempre più morbose, ha deciso di rivolgersi al centro antiviolenza «Donne insieme» di Lecce, che le ha immediatamente affiancato un supporto psicologico e, attraverso questa scelta, ha deciso di riferire tutto ai genitori per poi presentarsi nella caserma dei carabinieri del suo comune di residenza (un centro del Sud Salento).

Il 47enne, difeso dai legali Carmela Palese e Roberto Rella, ha negato ogni accusa ricordando di aver rimproverato l’allieva nel corso di un allenamento .

Il gip ha però creduto alla versione della ragazza, che si sarebbe confidata con un’altra allieva che a sua volta le avrebbe confidato di episodi simili, che avrebbero coinvolto diverse ragazze.

All’istruttore è stata quindi inflitta una condanna a tre anni, con l’interdizione in perpetuo dalle scuole e da strutture frequentate prevalentemente da minorenni, oltre a un risarcimento di 21mila euro alla ragazza e ai suoi familiari, tutti rappresentati dall’avvocato Andrea Cera.

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