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Incidente mortale con la moto sul lungomare di San Foca: in 4 rischiano il processo

Incidente mortale con la moto sul lungomare di San Foca: in 4 rischiano il processo

 
Angelo Centonze

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Angelo Centonze

San Foca, in moto contro il cordolo della nuova pista ciclabile: coppia muore sotto gli occhi degli amici

L’avviso di conclusione delle indagini porta la firma del pm Alessandro Prontera

Venerdì 16 Febbraio 2024, 21:31

SAN FOCA - Ci sono quattro indagati al termine dell’inchiesta sull’incidente in moto in cui morirono Antonio Carlà e Sara Rollo, il 17 luglio del 2022, sul lungomare di San Foca, sbattendo contro il cordolo della pista ciclabile. L’avviso di conclusione delle indagini porta la firma del pm Alessandro Prontera.

Risultano indagati per omicidio colposo: Salvatore Petrachi, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Melendugno; Mauro Fasiello, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza nella fase dei lavori; Antonio Nahi, responsabile del servizio Polizia Municipale e della gestione della strada; Maria Grazia Saracino, amministratrice della società affidataria dei lavori di realizzazione della pista ciclabile.

Petrachi, secondo l’accusa, avrebbe omesso «di adottare le misure necessarie ai fini della sicurezza della viabilità del traffico veicolare». Invece, a Fasiello viene contestata la mancanza della «concreta valutazione delle caratteristiche della strada e stato dei luoghi e delle fonti di rischio». Antonio Nahi è invece accusato di aver omesso «di effettuare una effettiva ricognizione dell’assenza di adeguata segnaletica stradale». Infine, Maria Grazia Saracino, «avrebbe omesso di predisporre le misure di prevenzione».

Va detto che in base alla tesi della Procura, anche il conducente della moto avrebbe tenuto una condotta colposa. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Corleto, Silvio Verri, Anna Centonze e Daniele Scala e hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere ascoltati o presentare memorie difensive prima che il pm chieda il rinvio a giudizio e dunque il processo.

I fatti risalgono al 17 luglio di due anni fa. Intorno a mezzanotte la moto avrebbe impattato contro il cordolo della pista ciclabile. Per la coppia non ci fu nulla da fare, nonostante la tempestività nei soccorsi.

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